Credit: Giulia Bartolini

I Tin Woodman, trio nato dalla collaborazione tra Simone Ferrari (Simon Diamond), Davide Chiari (Dave The Wave) e Tin Woodman, il bel robot venuto da Wautah, sono tornati.

“30/Forty (The Rules Of Mixing Souls)”, esce per Retro Vox Records, ed è un “superfuck”, un supervaffanculo, a ogni forma di costrizione. Nelle parole degli stessi Tin Woodman:

Viviamo in un mondo troppo stratificato per essere incasellati in ruoli statici e forzatamente ‘corretti’. La società ha bisogno di spiegazioni per permettere alle persone di vivere senza vedere al di là del proprio naso la complessità degli individui. Non è un semplice vaffanculo, questo. È molto di più, è un ‘superfuck’ verso tutti quelli che hanno bisogno di giudicare per non sentirsi giudicati, quelli che non accettano il cambiamento che è già in atto. Aprite gli occhi perché ci sono padri di famiglia pronti a essere spudoratamente queer, donne stufe di un’idea di femminilità che puzza di vecchio, bravi ragazzi in camicia da ufficio che desiderano sentirsi ‘scoppiati’ senza dover rendere conto a nessuno, salutisti dal fisico perfetto che amano leccare l’inimmaginabile. Siamo pieni di segreti pronti a esplodere, con personalità rappresentative di chi siamo veramente e delle quali non dobbiamo vergognarci soltanto perché ci impongono di farlo.

“30/Forty (The Rules Of Mixing Souls)” si muove tra tra glam-rock psichedelico e la solita capacità micidiale della band di tirare fuori cori a presa rapidissima. Suoni scintillanti con arrangiamenti e produzione in linea con il sound rigorosamente analogico perseguito a La Buca Recording Club di di Montichiari (BS), con il coinvolgimento di Beppe Mondini (Meteor, Ottone Pesante) alla batteria.

Se il buongiorno si vede dal mattino, il nuovo corso dei Tin Woodman ci riserverà ottime sorprese!

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