Dalla periferia di Torino arrivano i BRX!T, un quartetto alternative rock con testi in italiano. Il loro nuovo album, “Vivere di nascosto”, è stato scritto e registrato tra il prima e il dopo la pandemia di COVID. Un periodo complesso e drammatico, dominato da un senso di inquietudine che qui troviamo ben tradotto in musica.
Tanta agitazione ma nessuna traccia di incertezza nelle otto tracce che ci vengono gentilmente proposte da Lorenzo Lesina (voce), Gabriele Ferrara (chitarra), Davide Barbieri (basso) e Alessio Ferrara (batteria), interpreti poliedrici che sfruttano a dovere la potenza di un rock tanto energico quanto accessibile per liberarsi di tutte quelle paure e ansie che affliggono i giovani di questo nostro martoriato paese.
Le canzoni di “Vivere di nascosto” hanno una forza catartica che esplode nei brani più diretti e immediati – in sede live, sicuri numeri da pogo – dove si avvertono in maniera chiara le influenze punk e garage rock (“Salta l’intro”, “NO.IA” e “Alieni a New York”).
Sotto la scorza dura, tuttavia, i BRX!T nascondono una vena pop che emerge con nettezza negli orecchiabilissimi ritornelli. Ma nel fondo di “Vivere di nascosto”, un lavoro senza dubbio intrigante, coesistono tutta una serie di sonorità che vanno dall’alt rock all’italiana in stile Verdena all’emo più viscerale, passando ancora per il post-punk revival alla Interpol (“Azulejos”) e il post-rock “recitato” figlio dei Massimo Volume (“Resta qui”).
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