Ogni giorno si scoprono nuovi artisti che con la loro originalità e la loro creatività fuori dagli schemi portano nuova musica nel mondo. Oggi abbiamo un’ulteriore testimonianza grazie alla compositrice, scrittrice e persino cuoca Ichiko Aoba dal Giappone. L’abbiamo intervistata mentre era in tour, pronta per arrivare da noi il 10 aprile all’Arci Bellezza di Milano e l’11 aprile al Locomotiv Club di Bologna, per presentarci il suo album “Windswept Adan”, pubblicato nel dicembre del 2020 (il suo ultimo lavoro è un live, uscito da pochissimo, che prende il nome di “Ichiko Aoba with 12 Ensemble (Live at Milton Court))”.
“Windswept Adan” è un album delicato che spazia tra tantissimi generi musicali: qual è stato il processo creativo dietro all’opera? E soprattutto, raccontaci qualcosa in più riguardo al film che racconta il disco!
Alla fine del 2019, ho avuto l’opportunità di vedere le balene in una città chiamata Ishinomaki, famosa per la caccia alle balene. Le ho viste e mi hanno raccontato che in inverno migrano verso sud. Eccole lì, balene che vivono e respirano in un luogo nel quale successivamente ho trascorso molto tempo. Ho anche scoperto l’esistenza di una palma locale chiamata Adan, tipica delle isole Ryuku. Questa mi ha dato l’idea per il titolo dell’album, “Windswept Adan”. Da lì ho iniziato a scrivere la storia. Una notte stavo mangiando le alghe Umibudou, le vedevo brillare alla luce della luna così tanto che sembravano creature viventi. Vedendole, tutto attorno ha iniziato ad ispirarmi per la stesura della storia dell’album. Ho condiviso quindi la mia idea creativa al compositore Taro Umebayashi, al mixing engineer Toshihiko Kasai e al direttore creativo Kodai Kobayashi e così l’album ha iniziato a prendere forma.
Quanto è importante in questo album il concetto del sogno e della solitudine per te?
Molte delle mie canzoni sono nate dai sogni. Riesco a ricordarne molti in modo molto vivido così poi da scriverli quando mi sveglio. Anche la solitudine è importante per raccogliere i miei pensieri ed essere creativa. Per accedere alla mia creatività, devo essere da sola.
Puoi raccontarci qualcosa in più del libro che accompagna l’album, “Dreams and Visions”? Quanto è correlata l’opera letteraria alla musica del tuo ultimo album?
Questa è l’ultima versione della trama che compone il film di “Windswept Adan”. Di conseguenza è un vero aiuto per capire il mio processo di pensiero ed una guida attraverso tutto l’album. Ci sono tante versioni precedenti di questa storia che non ce l’hanno fatta.
Qual è il tuo ambiente ideale quando componi? Dove ti trovi più a tuo agio quando pensi e scrivi di musica?
Nel caso di “Windswept Adan”, ho trascorso molto tempo nelle isole a sud del Giappone. Le balene in particolare sono state la mia ispirazione e conoscere la storia e le tradizioni di queste isole e partecipare ai festival locali mi ha aiutato molto a portare alla luce questo progetto. Inoltre, durante la produzione dell’album, sono tornata a conoscenza di vecchie memorie dal passato. Ho scoperto anche cose dal mio passato subconscio.
Sei veramente poliedrica, non hai solo fatto musica nella tua carriera ma sei andata anche oltre toccando ogni aspetto dell’arte: cosa ti è piaciuto di più e cosa vorresti fare nel futuro?
Mi piace molto scrivere storie, e al momento sto scrivendo una serie di racconti riguardo i miei sogni per un giornale giapponese. Mi piace molto cucinare anche e nel futuro mi piacerebbe aprire un piccolo ristorante o bar.
Hai collezionato tantissimi concerti sold-out in tutto il mondo, la tua musica si sta ora propagando per l’Europa e l’America e in tantissimi altri luoghi: come ti senti a riguardo?
Sono felice, e un po’ sorpresa anche (positivamente, ovvio). Quando ho iniziato a comporre musica tanti anni fa, non avevo idea che la mia musica potessere essere ascoltata in tutto il mondo. Io compongo brani per me, ma alla fine non è stato così. Il potere che ha la musica è veramente incredibile.
Sei emozionata di suonare in Italia? Puoi darci qualche indicazione su quello che vedremo?
Sono veramente eccitata di suonare in Italia – c’è una forte cultura musicale nel vostro paese e non vedo l’ora di scoprire anche il cibo e tutti i paesaggi. Lo show sarà intimo e spero tanto che al pubblico piacerà!
Non ti preoccupare Ichiko, il tuo concerto ci piacerà eccome!