Secondo album per i piemontesi Regione Trucco, a sei anni dall’esordio omonimo. Nove tracce che confermano l’indole sarcastica e sbarazzina di una band che ha messo insieme provini vecchi e nuovi modificando spesso gli arrangiamenti dopo l’incontro col produttore Enrico Caruso. Strumenti tradizionali (chitarre, batteria, basso, pianoforte) si mescolano a sonorità moderne ottenute con sintetizzatori, octapad e vocoder.
Nato in una sala prove ricavata in un garage “Mi Sono Perso” stuzzica e diverte tra ricordi e il romanticismo non certo di maniera che caratterizza “Se vuoi venire”, “Lady Hawk”, la title track e “Superficiale”. “Niña Mala” ispirata a Mario Vargas Llosa viene accostata al divertimento puro di “Giuliano” mentre “Quelli Nel Mezzo” riflette sulla solitudine dei Millennials e “Tagadà” evoca la giostra citata nel titolo tra bonghi, shaker e violoncello.
Scanzonati e contenti di esserlo Umberto d’Alessandro, Andrea Re , Massimo Notarpietro e Manuel Pozzo mettono insieme riferimenti letterari e cartoni animati in un denso pot pourri musicale che non lascia indifferenti.