Kiss me properly and pull me apart

Questa citazione fu tutto. 15 anni fa, era il 15 aprile 2008, due figure emergenti si incontravano per dare vita ad un album che sconvolse il panorama musicale britannico: Alex Turner & Miles Kane divennero The Last Shadow Puppets. E l’album s’intitolava “The Age Of The Understatement”.

Un album che si allontana tantissimo dallo stile indie-rock dei due, soprattutto se pensiamo agli Arctic Monkeys dell’inizio. Eppure questa ventata diversa di sperimentalismo funzionò alla grande. E lo si capisce subito dai primi due brani che aprono il lavoro: l’omonima traccia che ha dato il nome all’album e “Standing Next To Me”. Proprio queste due ebbero un successo strepitoso poiché non solo vedevano i due ragazzi duettare, ma innovavano il loro stile inserendo arrangiamenti d’orchestra (violini in background come se piovesse), un ritmo più concitato quasi da western movie e tanto hipsterismo portato agli eccessi.

Fu un progetto quasi inaspettato, anche se sappiamo benissimo che i due avevano già collaborato poco prima alla canzone “505” delle scimmie. Eppure nessuno, e dico nessuno, poteva pensare ad un lavoro del genere. E nessuno si sarebbe aspettato che a distanza di ben 15 anni questo prodotto rimanesse così impresso nella storia della musica alternativa inglese e direi ora anche europea.

“Calm Like You” è un’altra traccia che si richiede a squarciagola le poche volte che il duo si è visto in tour: anche questa canzone sa molto da western movie, con delle trombe a fare da cornice, il ritornello cantato insieme al suo compagno artistico e la chitarra concitata e sempre presente.

Le registrazioni dell’album sono iniziate nell’agosto del 2007, insieme a James Ford allora produttore proprio del disco. Il periodo che impiegarono per fare tutto il lavoro, o almeno la maggior parte, non superò le due settimane. In questo periodo abbastanza breve, così le leggende narrano, nei momenti di svago Turner e Kane se ne andavano in giro in bici per la campagna inglese, guardavano i film de “La Pantera Rosa” e partecipavano a party modaioli. E se prima ho parlato di film western ovviamente non è un caso: l’idea quasi principale alla base dell’opera prima era quella di produrre una colonna sonora alla Ennio Morricone proprio grazie alla presenza degli archi.

Un altro esempio infatti può essere “Separate and Ever Deadly”, che ha il tipico impianto strumentale da colonna sonora cantata (campane comprese da villaggio deserto nel sud statunitense). Qualche hint al futuro secondo album, “Everything You’ve Come To Expect”, lo abbiamo avuto nel brano “My Mistakes Were Made For You”: una ballad che mischia lo stile originario di questo primo album a quello più sensuale del secondo album grazie all’utilizzo più smooth degli archi.

A distanza di 15 anni, quindi, questo album rimane intramontabile per chi ascolta i due artisti (singolarmente e non) fin dall’inizio non solo per la bravura e l’originalità dell’epoca apportata, ma anche per l’aura che si è creata negli anni successivi. “The Age Of The Understatement” starà pur invecchiando, ma per noi rimane un lavoro così giovane e attuale di cui non ci stancheremo mai.

Data di pubblicazione: 15 aprile 2008
Tracce: 12
Lunghezza: 35 minuti
Etichetta: Domino Recording Co Ltd
Produttore: James Ford

Tracklist:

  1. The Age Of The Understatement
  2. Standing Next To Me
  3. Calm Like You
  4. Separate And Ever Deadly
  5. The Chamber
  6. Only The Truth
  7. My Mistakes Were Made For You
  8. Black Plant
  9. I Don’t Like You Any More
  10. In My Room
  11. Meeting Place
  12. The Time Has Come Again