Il quarto album della Rose City Band di Ripley Johnson (Wooden Shjips, Moon Duo) torna a celebrare l’estate e la gioia di stare all’aria aperta, lo fa con la solita allegria mista ad ottimismo, sentimenti  che hanno spinto Johnson a creare questo progetto parallelo ormai diversi anni fa. Un giardino spazioso e pieno di idee quello del buon Ripley, il passo è breve da “Summerlong” a “Earth Trip” a questo “Garden Party”.

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Credit: Ripley Johnson
Credit: Ripley Johnson

Gli invitati sono gli amici di sempre: Barry Walker alla chitarra lap steel, alle tastiere Paul Hasenberg, Dewey Mahood al basso, Dustin Dybvig e John Jeffrey alla batteria, Sanae Yamada ai sintetizzatori. Fin dalle prime note di “Chasing Rainbows” si punta sulla melodia e sui fraseggi creati dalla chitarra di Johnson – qui in versione country – e dalla lap steel di Walker, dialogo che continua con toni più ritmati anche in “Slow Burn”.

Malinconica come i migliori tramonti è invece “Garden Song”, divertente “Porch Boogie” dove la chitarra tocca corde psichedeliche gustose anche quando, come in questo caso, vengono contaminate da synth e tastiere trasformando la seconda parte del brano in una rilassatissima jam. L’atmosfera comincia a cambiare con “Saturday’s Gone” delicata e fragile, ancora la lap steel di Walker grande protagonista in uno dei momenti più toccanti e riflessivi dell’album.

I sette minuti di “Mariposa” mettono in mostra tutto l’affiatamento raggiunto dalla Rose City Band dopo infiniti concerti e chilometri on the road, un brano quieto, sensibile, rilassante con punte psych e un buon tasso armonico. Il ritmo torna a farsi sostenuto in una “Moonlight Highway” grintosa, con un DNA blues psichedelico colorato e verace, prima della dolcezza di “El Rio” in chiusura.

“Garden Party” inizia in un modo e finisce in un altro come ha detto Ripley Johnson, passando quasi senza sforzo – almeno apparente – dal country, al folk, alla psichedelia più rarefatta e bucolica. Non un picnic, neppure un barbecue, casomai una celebrazione di quanto ottenuto fin qui. Un album scorrevole e sereno da ascoltare tutto d’un fiato, anche dal vivo nelle due date italiane estive: l’otto giugno al Beaches Brew di Marina di Ravenna e il nove giugno a Milano, Arci Bellezza (maggiori informazioni qui).