Sono ormai passati oltre due anni dall’uscita di “How Many Times” e ora Esther Rose torna con questo suo quarto lavoro sulla lunga distanza, il primo per la New West Records, con cui ha da poco firmato un contratto.
Registrato in parte a New Orleans insieme al suo storico produttore e collaboratore Ross Farbe, il disco l’ha vista abbandonare la Lousiana, dove resideva da ormai una decina d’anni, per trasferirsi a Santa Fe, New Mexico.
Nonostante sia stato scritto durante la pandemia, il disco la vede invece parlare, tra le altre cose, della sua nuova ambientazione e del ritrovare la strada verso la vecchia vita, permettendole inoltre di dare al suo sound un tocco leggermente più pop rispetto al passato.
In “Chet Baker”, che racconta di quando era più giovane e andava al college nel nativo Michigan, la Rose, attraverso chitarra e pedal steel, crea splendidi panorami sonori country-folk, incredibilmente puliti e senza confini, ma con melodie deliziose e leggere.
La pur malinconica title-track “Safe To Run”, che vede la partecipazione di Alynda Segarra (aka Hurray For The Riff Raff) alle armonie, tratta di un argomento importante come i cambiamenti climatici e ci porta su territori folk delicati e pieni di emozioni, disegnati ancora con una sei corde decisamente soft.
L’atmosfera è altrettanto dolce-amara anche nella successiva “St. Francis Waltz”, che apparentemente ha un tono folk piuttosto scarno, ma insieme alla chitarra acustica troviamo lo splendido e vibrante lavoro dei violini che impreziosisce il pezzo e aggiunge un non so che di nostalgico al brano.
In “Dream Girl”, che parla delle ragazze che provano a fare carriera a Hollywood, Esther aggiunge un tocco pop con chitarra e percussioni vivaci e, senza andare troppo lontano dai territori a lei più cari, riesce comunque a dare maggiore colore al suo suono.
Interessante poi l’uso di drum-machine in “Levee Song”, che rimane comunque pulita e luminosa e piena di passione grazie ai sempre ottimi vocals della Rose.
Un altro disco di valore per la musicista statunitense che, con abilità, dimostra la sua continua crescita nel songwriting e, pur rimanendo nel suo mondo country-folk, riesce anche ad aggiungere un gradevole tocco pop al suo sound.