Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

CALIFONE – “Villagers”
[Jealous Butcher Records]

A distanza di circa 3 anni dal precedente “Echo Mine” uscito nel 2020 Tim Rutili torna oggi con un nuovo lavoro a firma Califone. “Villagers” è registrato in quattro diverse città questo lavoro si avvale dell’aiuto di diversi collaboratori tra i quali Brian DeckMichael KrassnerRachel Blumberg e Ben Massarella.

BAR ITALIA – “Tracey Denim”
[Matador]

Nina Cristante (italiana emigrata in UK), Jezmi Fehmi e Samuel Fenton sfoderano il terzo lavoro a firma Bar Italia mescolando ad arte indie rock USA ninenties, sferzate post-punk, attitudine brit . Le 15 canzoni sono mixate dalla geniale Marta Salogni.

PAUL SIMON – “Seven Psalms”
[Owl Records/Legacy Recordings]

Registrato interamente con strumenti acustici ed eseguito prevalentemente da Paul Simon, “Seven Psalms”, il quindicesimo LP solista, è destinato ad essere ascoltata come un’unica traccia, una composizione di 33 minuti e sette movimenti, e mette in mostra l’abilità dell’artista americano al suo meglio e in modo accattivante, semplicemente con la sua voce e la sua chitarra.

DAVE MATTHEWS BAND – “Walk Around The Moon”
[RCA]

5 anni dopo il precedente “Come Tomorrow” la ‘banda’ di Dave Matthews pubblica oggi il nuovo “Walk Around The Moon” prodotto da Rob Evans e John Alagia.

ALEX LAHEY – “The Answer Is Always Yes”
[Liberation Music]

Per la prima volta, e in occasione di questo terzo disco in studio, la cantautrice australiana Alex Lahey condivide la scrittura con un collaboratore: il produttore irlandese Jacknife Lee ha lavorato a fianco di U2R.E.M.Taylor SwiftThe Killers e Bloc Party.

HANNAH JADAGU – Aperture
[Sub Pop Records]

Debut album per la musicista texana di stanza a NYC tanto apprezzata sulle nostre pagine. La statunitense ha scritto e co-prodotto l’intero disco insieme al musicista francese Max Robert Baby, mentre Marcus Linon si è occupato del mixing e Dave Cooley del mastering.

Voglio che le mie canzoni siano allo stesso tempo super intime e comunque universalmente relazionabili. Con l’EP, tante persone mi hanno detto che le canzoni risuonavano con loro a livello personale, ed è quello che spero sempre.

SUFJAN STEVENS & TIMO ANDRES & CONOR HANICK – “Reflections”
[Ashmatic Kitty]

L’album composto da Sufjan e registrato con i pianisti Timo Andres e Conor Hanick è la colonna sonora dell’omonimo spettacolo realizzato dal regista e coreografo teatrale Justin Peck ed è la seconda composizione per piano del cantautore di Detroit dopo “The Decalogue” (2019).

TINARIWEN – “Amatssou”
[Wedge]

Prodotto da Daniel Lanois (Brian Eno, U2, Bob Dylan, Emmylou Harris, Peter Gabriel, Willie Nelson) “Amatssou” intreccia linee di chitarra serpeggianti e groove ipnotici tipici della band nord africana con banjo, violini e pedal steel. Nomadi tuareg e vagabondi cowboy, treni di cammelli e cavalli, l’orizzonte senza tempo dell’infinito Sahara e la selvaggia frontiera del Vecchio West: anche se migliaia di miglia di oceano possono dividere il blues del deserto di Tinariwen e l’autentica musica country dell’America rurale, i legami tra questi due mondi sono tanto palpabili quanto romantici.

GRAHAM NASH – “Now”
[BMG]

Graham Nash produce “Now”, il primo disco in oltre 7 anni, con il collaboratore di lunga data il tastierista Todd Caldwell.

Credo che questo sia il mio lavoro più personale. E’ l’unica cosa che mi sento di dire in questo punto della mia vita.

JEREMY TUPLIN – “Orville’s Discotheque”
[Trapped Animal]

Il nuovo album di Jeremy Tuplin si ispira al mito di Orfeo e alla moltitudine di personaggi che ne fanno parte: lo stesso Orfeo (qui Orville), Euridice, Ermes, Ade e Persefone. “Orville Discoteque” prende ispirazione dalla mitologia greca ma è anche una storia a se stante ambientata in un mondo fuori dalle regole della realtà. Il disco racconta di un imperfetto eroe appassionato di clubbing e dei suoi travagli romantici in un momento storico indefinito, tra gli anni ’70 e gli ’80, o da qualche parte nel futuro.

KAYTRAMINE’ – “Kaytraminé
[Venice Music]

“Kaytraminé” è un lavoro durato quasi un decennio con le origini del progetto che risalgono al 2014, quando Aminé ha presentato “Not At All”, un remix non ufficiale del brano di KAYTRANADA del 2013 “At All”. Impressionato dall’interpretazione di Aminé, KAYTRANADA ha allungato la mano per collaborare ufficialmente, portando come suo iniziale contributo tre canzoni nel mixtape di Aminé del 2015, “Calling Brio”. Con questo album la coppia riaccende la loro innata chimica, consolidando ulteriormente il loro legame musicale.

PAUL SIMONON & GALEN AYERS – “Can We Do Tomorrow Another Day?”
[Sony]

Il bassista dei Clash Paul Simonon Galen Ayers, figlia di Kevin Ayers dei Soft Machine, pubblicano questo album insieme prodotto da Tony Visconti. La band che li segue invece comprende Simon Tong (The Verve), Sebastian Rochford (Polar Bear, David Byrne, Patti Smith) e Dan Donovan (Big Audio Dynamite), al quale si aggiunge anche Damon Albarn, che ha contribuito alla linea melodica in alcune canzoni.

MANDY, INDIANA – “I’ve Seen A Way”
[Fire Talk]

Registrato in grotte, cripte e centri commerciali, “i’ve seen a way” è tutto allo stesso tempo: un debutto squisitamente reso, che stravolge sapientemente i generi per incanalare il caos della vita quotidiana. I Mandy, Indiana attingono a un’ampia tavolozza sonora di noise sperimentale ed elettronica industriale, mentre i testi della frontwoman Valentine Caulfield, pieni di furia e di favole, completano il mondo sonoro della band.

HOUSE JUMPER OF LOVE – “Heartbreak Rules”
[Run For Cover Records]

A meno di un anno dall’uscita dell’ultimo disco in studio gli House Jumper Of Love tornano con una nuova uscita a sorpresa. “Heartbreak Rules” è una sorta di mini-album: raccolgie otto brani completamente nuovi, due versioni reinventate di brani vecchi e già pubblicati e una cover del classico degli Smashing Pumpkins, “Luna”. Questo lavoro rappresenta una versione scarna e intima di Horse Jumper of Love, che rinuncia alle ondate di fuzz e feedback, e invece evidenzia l’indelebile songwriting al centro della loro musica.

PSYCHE’ – “Psychè”
[Four Flies Records]

Membri attivi della fervente scena musicale napoleatni (tutti orbitanti in formazioni come Parbleu, Nu Genea, Funkin Machine) riuniti per un debut album all’insegna dell’amore per il funk psichedelico e le immancabili influenze mediterranee: il sud dell’Europa, i balcani passando per Anatolia e Maghreb.

SALAMI ROSE JOE LOUIS – “Akousmatikous”
[Ninja Tune]

La cantautrice, polistrumentista e produttrice della Bay Area Lindsay Olsen è la mente brillante dietro il progetto Salami Rose Joe Louis. Attingendo dai suoi studi in scienze planetarie, la Olsen crea un’esperienza unica: esplorando idee di multiversi e cambiamenti climatici attraverso l’obiettivo di un immaginario terrestre post-apocalittico armato di tastiera con una torcia elettrica, una lattina di anacardi e un fiducioso ottimismo. Dentro “Akousmatikous” ci trovi jazz, rock e hip-hop.

FOYER RED – “Yarn The Hours Away”
[Carpark]

Debut album su Carpark Records (The Beths, Cloud Nothings, ect…) per la band indie-rock definita così sulle pagine di Fader:

…traballante songwriting pop che si fonde con lirismo surreale e momenti di caos alt-rock.

HOLLYSPLEEF – “Paradise Seeds”
[Funclab Records]

Produttore che vive sulle sponde del Mar Adriatico Hollyspleef prende ispirazione da R&B, house dub/reggae e al comtempo attinge a un’ambient profondamente stratificata e al future jazz. “Paradise Seeds” è il suo secondo album, un disco che parla di strade, di vie, di sentieri, di radici ed emozioni, che parla di divisioni, incertezze e sentimenti, parla soprattutto del cambiamento. La forza che si scopre di avere quando si è costretti a trasformarsi e adattarsi a una situazione imprevista.


THE MILK CARTON KIDS – “I Only See The Moon”
[Far Cry Records/Thirty Tigers]

“I Only See the Moon” è il primo album pubblicato dai Milk Carton Kids, duo folk formato da Kenneth Pattengale e Joey Ryan, dopo la pandemia e seguito di “The Only Ones” uscito nel 2019.