Ragazzi come sta crescendo alla grande la nostra Hannah, musicalmente intendo. Perché dal punto di vista anagrafico troviamo una deliziosa 20enne con le sue paure, i suoi dubbi e i suoi sogni. Emozioni e sentimenti che si riversano nella sua musica fin dai primi brani messi su Soundcloud tanti anni fa e che hanno trovato un felice sbocco anche verso il grande pubblico con l’EP di debutto del 2021 “What Is Going On?”.
La valigia di speranze e punti di domanda che si era fatta sicuramente pesante nel viaggio che dal Texas l’ha portata a New York non si è affatto svuotata, anzi, forse ora è ancora più ricca di suggestioni e contraddizioni, come l’età dell’artista, in fin dei conti, richiede, ma, dicevamo, la musica si è fatta assolutamente matura ed esaltante, diventando mattone importante su cui costruire certezze. Dal piglio bedroom-pop del lavoro di 2 anni fa si è passati ora, con l’esordio “Aperture”, a un alt-pop ricercato, fantasiosio e magicamente variegato, con Hannah che non nasconde l’amore per chitarre e liquidi synth, così come per l’ R&B quanto per l’indie-rock al femminile e pure per suggestioni dreamy più stratificate che potrebbero addirittura rimandare la nostra memoria ai mitici Lush.
Sta di fatto che il disco funziona alla grande per chi apprezza Arlo Parks ma anche per chi ha una sfrenata passione per artiste come Soccer Mommy o Beabadoobee: la varietà la fa da padrona in “Aperture”, ma Hannah non perde la bussola, naviga tranquilla in mezzo a un mare in cui non ha paura a raccontarci delle sue ansie e della sua vulnerabilità, modulando le parole al ritmo di mid-tempo spesso con ritornelli incantevoli. Così per l’avvolgente R&B jazzato di “Warning Sign”ecco il lato più indie-rock di “Say It No”, passando per frangenti più vaporosi, delicati e rarefatti che anche durante i brani sanno mescolarsi con spezie sonore variegate, per dare un forte senso di vitalità, rendendo le canzoni ancora più accattivanti e vibranti.
Se c’era un’artista su cui avrei scommesso ad occhi chiusi, beh, questa era Hannah Jadagu…ora lo posso dire tranquillamente, scommessa vinta alla grande, anzi, alla grandissima.