Nuovo album per Viadellironia, dopo il buon esordio con “Le Radici sul Soffitto”, che tornano ancora prodotti da Cesareo di Elio e Le Storie Tese confermando il loro rock personale accompagnato da testi sempre interessanti e intensi.

Photo Credit: Dorothy Bhawl

La band bresciana tutta al femminile composta da Maria Mirani (voce e chitarra), Greta Frera (chitarra), Giada Lembo (basso) e Marialaura Savoldi (batteria) riesce ancora una volta a riempire l’album con momenti che accompagnano l’ascoltatore dall’inizio alla fine senza mai annoiare, grazie a un rock energico e mai banale e anche grazie ai soliti ottimi testi che combinano bene pensieri, sentimenti, riferimenti e citazioni culturali mai banali.

Una band che si mostra oggi senza dubbio come la migliore espressione rock al femminile e che trova ampiamente confermati i suoi punti di forza: nella voce di Maria Mirani ( particolare e caratteristica nella sua affascinante rigidità), nei suoi testi ( coraggiosi e intensi ), nell’abilità degli altri componenti e nella produzione che si conferma praticamente perfetta.

L’album apre con “Boccadoro”, giustamente scelto come singolo, che si esprime in un’ atmosfera di contrasto tra ciò che si è e quello che viene richiesto di essere rischiando di farsi del male, una brano che lascia uno spazio al riscatto, seguito dalla title track ” Il desiderio che mi frega” che si muove tra citazioni e il desiderio che fa abbassare la guardia.

Da segnalare “Sodoma in cielo” con il sorprendente featuring di Peaches, la ballata “Corallo” melodicamente forte con un testo che richiama quel sentimento che anticipa la consapevolezza di passaggio verso un età adulta, “Tu Mai” su musica di Edda riconoscibile e nel suo stile, e il brano di chiusura “Sade Valentino” già uscito qualche tempo fa, potente e ironico degna chiusura di un album decisamente riuscito.

I Viadellironia tornano e si confermano una band validissima che si è ormai ritagliata il suo spazio e che potrebbe in futuro riservarci sorprese.