Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

FOO FIGHTERS – “But Here We Are”
[Roswell Records/RCA Records]

Dopo un anno di sconvolgenti perdite, introspezione personale e ricordi agrodolci, i Foo Fighters tornano a sorpresa con “But Here We Are” disco che come raccontano le note stampa è una risposta brutalmente onesta ed emotivamente cruda a tutto ciò che la band ha vissuto nell’ultimo anno, una testimonianza del potere curativo della musica, dell’amicizia e della famiglia. Coraggioso, tormentato e decisamente autentico, prodotto da Greg Kurstin e dai Foo Fighters, “But Here We Are” è insieme l’undicesimo album dei Foo Fighters e il primo capitolo della nuova vita della band.

NOEL GALLAGHER’S HIGH FLYING BIRDS – “Council Skies”
[Sour Mash Records]

Il nuovo “Council Skies” è stato registrato presso i Lone Star Sound Recording Studios di Noel a Londra, mentre gli archi sono stati magistralmente incisi presso i leggendari Abbey Road Studios. Prodotto dal cantautore con il collaboratore di lunga data Paul “Strangeboy” Stacey, l’album contiene anche la partecipazione di Johnny Marr degli Smiths in tre tracce, incluso il recente singolo “Pretty Boy”. Il musicista di Manchester racconta:

Sto tornando alle mie origini. Sognare ad occhi aperti, alzare gli occhi al cielo e chiedermi cosa potrebbe essere la vita… questo vale per me oggi come nei primi anni ’90. Quando stavo crescendo in condizioni di povertà  e disoccupazione, la musica mi ha salvato”… un po’ come “Top of the Pops” in TV ha svoltato il giovedì sera, ti immergevi in un mondo fantastico. è quello che penso dovrebbe fare la musica. Voglio che la mia musica elevi ed aiuti in qualche modo.

BEN HARPER – “Wide Open Light”
[Chrysalis Records]

Il nuovo album di Ben Harper, che segue “Bloodline Maintenance” nominato agli ultimi Grammy Awards, descritto da Ben Harper come una vera e propria “famiglia di canzoni” in cui ogni traccia è parente stretta della successiva. È volutamente minimalista e sono le canzoni stesse, tanto quanto la produzione, le protagoniste assolute. 

BEACH FOSSILS – “Bunny”
[Bayonet]

Il nuovo disco dei Beach Fossils è ispirato allo psych-pop dei primi album Verve e Spiritualized al quale si aggiungono le influenze perenni di Cure, Wire, Byrds e Velvet Underground. Prodotto da Lars Stalfors (St. Vincent, Soccer Mommy, Lil Peep) l’album è così presentato dal leader del quartetto di Brooklyn Dustin Payseur:

Quando ho scritto il primo disco, non c’erano ritornelli; erano parti di chitarra strumentali tra le strofe. Questo è il primo disco in cui ho pensato consapevolmente di scrivere un ritornello…

BOB DYLAN – “Shadow Kingdom”
[Columbia]

Trova oggi regolare pubblicazione l’evento streaming del luglio 2021 nel quale Dylan ha ripercorso gran parte del suo repertorio. Il lungometraggio invece sarà disponibile per il download e il noleggio martedì 6 giugno.

BEN FOLDS – “What Matters Most”
[New West Records]

Quinto album solista, il primo dopo circa 8 anni (“So There” usciva nel 2015) , per lo storico leader dei Ben Folds Five.

RUFUS WAINWRIGHT – “Folkocracy”
[BMG]

Alla soglia dei cinquant’anni il cantautore americano celebra con un album intero di cover, una festa in studio con tanti invitati eccellenti: John LegendChaka KhanMadison CunninghamSheryl CrowAndrew BirdANOHNIDavid ByrneNicole Scherzinger e le sue sorelle, Martha Wainwright e Lucy Wainwright Roche.

BULLY – “Lucky For You”
[SubPop]

 Uscito a nemmeno tre anni di distanza dal precedente, “Sugaregg”, il quarto album di Bully attinge dal dolore personale e dalla lotta universale che è l’esistenza, l’apprendimento e l’andare avanti, ed è tutto scandito dalla solida sensibilità melodica di Alicia Bognanno e da un suono ampio che è impossibile da circoscrivere quando si tratta di tessiture esplorate. Queste dieci canzoni sono semplicemente le più irresistibili che la Bognanno abbia mai registrato, rendendo “Lucky For You” il suo più grande trionfo in una carriera già ricca di successi.

PROTOMARTYR – “Formal Growth in the Desert”
[Domino]

Registrato al Sonic Ranch di Tornillo, Texas, il sesto disco dei Protomartyr è stato prodotto dal chitarrista Greg Ahee insieme a Jake Aron (Snail MailL’Rain). In “Formal Growth In The Desert”, il deserto porta una consapevolezza esistenziale che è in ultima analisi interna. La “crescita” nasce da un periodo di transizione colossale per il frontman Joe Casey, compresa la morte della madre, che ha lottato contro l’Alzheimer per un decennio e mezzo.

RANCID – “Tomorrow Never Comes”
[Epitaph]

Oggi i fedeli sostenitori del punk ritornano con l’atteso decimo lavoro in studio: “Tomorrow Never Comes” esce sulla storica Epitaph Records ed è stato prodotto da Brett Gurewitz, collaboratore di lunga data della band, nonché chitarrista dei Bad Religion e fondatore della stessa Epitaph.

LANTERNS ON THE LAKE – “Versions of Us”
[Bella Union]

Questo quinto LP in studio autoprodotto segue “Spook the Herd“, nominato al Mercury nel 2020, e vede Philip Selway dei Radiohead unirsi alla band, alla batteria e alle percussioni, per tutta la durata dell’intero lavoro.

COWBOY JUNKIES – “Such Ferocious Beauty”
[Cooking Vinyl]

A cinque anni dall’ultimo disco di inediti (e ad uno dall’ultima raccolta di cover “Songs Of The Recollection”) la band canadese composta dai fratelli Margo, Michael e Peter Timmins e da Alan Anton tornano con un lavoro che riflette sulla bellezza, l’invecchiamento, la perdita dei genitori e sul creare spazio nella propria vita in mezzo alla rovina che deriva dal semplice vivere.

JUAN WAUTERS – “Wandering Rebel”
[Captured Tracks]

Il cantautore uruguaiano Juan Wauters torna mischiare indie-folk con influenze latine coinvolgendo in questo “Wandering Rebel” numerosi collaboratori da tutto il mondo, tra cui Frankie Cosmos, Y La Bamba e Zoe Gotusso, che canta ne primo singolo “Milanesa al Pan”.

LOST UNDER HEAVEN – “Something Is Announced By Your Life!”
[LUH]

Terzo album per il progetto formato dall’ex cantante dei WU LYF Ellery James Roberts e Ebony Hoorn.

KATHERINE KYU HYEON LIM – “Starling”
[autoprodotto]

Figura centrale nella scena sperimentale di New York la compositrice sud coreana Katherine Kyu Hyeon Lim pubblica oggi il suo nuovo disco “Starling”.

PURR – “Who Is Afraid of Blue?”
[ANTI-]

Secondo disco in studio per la nuova creatura di Eliza Barry Callahan e Jack Staffen, che avevano già  pubblicato in passato musica sotto il nome di Jack And Eliza.

THE SAXOPHONES – To Be a Cloud
[Full Time Hobby]

“To Be A Cloud” è il terzo album in studio dei The Saxophones il primo che il duo marito e moglie di Oakland composto da Alexi Erenkov e Alison Alderdice realizzano da genitori. Ispirato dallo sconvolgimento emotivo in seguito alla visita della casa d’infanzia di Erenkov, “To Be A Cloud” è un’incursione riflessiva e astratta nel territorio del jazz.

LOUISE POST – “Sleepwalker”
[El Camino Media]

Esordio solista per la co-frontwoman e chitarrista delle Veruca Salt. Louise dice che molte delle melodie di questo album, prodotto da Matt Drenik, le sono venute in mente durante lo stato tra il sonno e la coscienza noto come ipnagogia:

Mi sono sempre identificata come una sonnambula. Da bambina camminavo abitualmente in casa mia e persino per strada. Credo che, col senno di poi, fosse il mio tentativo di elaborare ciò che stava accadendo a casa mia con il matrimonio travagliato dei miei genitori. Per quanto ne so, ho smesso di camminare nel sonno dopo il divorzio, quando avevo otto anni, ma è sempre stata una parte di me che sento protettiva, una bambina per cui mi sento tristezza.

BAXTER DURY – “I Thought I Was Better Than You”
[Heavenly]

Settimo album da solista per Baxter Dury: il lavoro è stato realizzato con il produttore Paul White (Danny Brown, Charli XCX) e l’album presenta contributi di Eska JGrrey, insieme alla collaboratrice di lunga data Madeline Hart.

HALF MOON RUN – “Salt”
[BMG]

A distanza di quasi quattro anni dall’uscita del loro terzo LP, “A Blemish In The Great Light“, gli Half Moon Run rilasciano il primo dopo l’uscita di Isaac Symonds. “Salt” trova la band del Quebec a scavare nelle proprie origini, riflettendo al tempo stesso sulle ansie del futuro nell’era della pandemia.

JAKE SHEARS – “Last Man Dancing”
[Mute]

Il leader degli Scissor Sisters ritorna con il suo secondo album da solista: una personale lettera d’amore alla cultura club e pop.

DZ DEATHRAYS – “R.I.F.F.”
[DZ Worldwide]

La band punk-rock di Brisbane parla così di questo suo sesto disco:

È una sensazione incredibile poter finalmente annunciare che il nostro nuovo album R.I.F.F sta per essere pubblicato. Questo album ha rappresentato per noi un approccio diverso alla registrazione, utilizzando più studi e camere da letto divise tra Brisbane e Sydney. Ci siamo presi tutto il tempo necessario per questo album, rielaborando le canzoni lungo il percorso e rendendolo il processo di registrazione più lungo che abbiamo mai fatto, quasi 2 anni. Alla fine è risultato uno dei nostri dischi più rauchi e divertenti, che rivisita alcuni dei sapori di Blood Lovely aggiungendo uno stile di produzione nuovo per noi.

RVG – “Brain Worms”
[Fire Records]

Registrato agli Snap Studio di Londra con James Trevascus (Billy NomatesNick Cave & Warren EllisThe Goon Sax), il nuovo album degli RVG è scritto e arrangiato in modo magistrale, come mai fatto in passato da questa piccola grande band di Melbourne.