Dopo aver dato vita, con la trilogia “Smetto quando voglio”, alla più divertente e strampalata saga criminale del cinema italiano, Sydney Sibilia sembra ora interessato a portare sullo schermo alcune storie vere del recente passato nazionale che hanno come comune denominatore dei protagonisti che sembrano danzare in bilico tra legalità e illegalità – e che in tutta probabilità, viene da pensare, abbiano ispirato i celebri antieroi interpretati da Leo, De Rienzo, Fresi e compagnia ricercante. Qualche anno fa lo ha fatto con “L’incredibile storia dell’isola delle rose” e questa volta con il ben più riuscito e prodotto “Mixed by Erry”, che prende il titolo dall’iconica dicitura timbrata sulle cassettine del mitico pirata di Forcella.
Chi è vissuto a Napoli tra anni ’80 e ’90 conosce certamente la storia di Erry e degli altri fratelli Frattasio. Chi invece non la conosce ha con questo film la ghiotta occasione di godersi, insieme alle risate, anche un po’ di sano stupore, dacchè il falsario e wannabe dj arrivò a fare vendite maggiori di quelle delle più grandi etichette italiane.
La ricostruzione della Napoli di quegli anni è graziosa e nostalgica al punto giusto, grazie alla sinergia tra colonna sonora (bellissimo il tema portante di Liberato, così come il pezzo realizzato per i titoli di coda dallo stesso) e la delicata fotografia a tinte pastello. L’intersezione della storia di Erry con la violenza della camorra, con la quale i Frattasio devono per forza di cose incontrarsi, è divertente, ma in nessuna maniera assolutoria o sminuente.
Davvero in palla tutto il cast, tanto che fare qualche menzione particolare sarebbe superfluo. Bravi davvero tutti tutti.