Momentaneamente in soffitta i Veruca Salt e Louise Post ne approfita per la sua prima avventura solista. Lei stessa ci aveva messo in guardia nel non aspettarci una “copia” del sound della band principale e in effetti è andata proprio così: non c’è poi molto che richiama la carica e le chitarre anni ’90 dei Veruca, ma a dire il vero non possiamo dire che, nonostante la varietà della proposta, il disco ci faccia impazzire ed esultare, a differenza delle cose migliori dei VS.
In primis notiamo come la Post “flirti” anche con il pop, proprio lei che nei VS è sempre stata la parte più “incazzosa”. Louise piazza anche arrangiamenti morbidi e radiofonici, ma non c’è quel ritornello, quella melodia che ci svegli veramente dal torpore. Quello che sembra mancare è infatti il pezzo veramente incisivo, tutto ci pare abbastanza piatto, non da buttare, sia chiaro, ma nemmeno così memorabile. La fanciulla apre il disco con un numero alla Garbage e poi strizza l’occhio ai Pixies in quello che, a conti fatti, è forse il brano più carico e grintoso del disco (“Guilty”), con la bravura di Louise nel creare ritornelli immediati che si mette in mostra con piacere. A conti fatti l’energia chitarristica praticamente finisce qui, se escludiamo “Killers” che ha un ritornello che potrebbe tranquillamente rimandarci ai Veruca di “Eight Arms to Hold You” e la conclusiva “The Way We LIve”, pop-rock che ci mette un po’ di rumore ma non un ritornello di valore.
Sta di fatto che nei restanti brani tutto funziona più o meno ad intermittenza: se “Secret” e sopratutto “All Messed Up” sono fin troppo morbidose e “What About” è un pop-rock un po’ insipido, ecco che, paradossalmente, le cose vanno meglio quando i modelli di riferimento sono fin troppo sfacciati: Soccer Mommy in “All These Years” e Pronoun in “Don’t Give Up”, due canzoni che si fanno ascoltare con assoluto piacere, forse proprio perchè ci ricordano artiste che apprezziamo molto.
Merita una citazione anche la pacata “God I Know”, più che altro per come la canzone svolta da metà in poi con un fragoroso ingresso di batteria.
A conti fatti Louise porta a casa un 6,5 in pagella, ma la speranza è che i VS al più presto tornino in pista.