Lavorano sulla sottrazione Gli Occhi degli Altri. Nel nuovo singolo “Fogli di Carta” la band si dimostra decisamente misurata, ottimamente misurata, lasciatemelo dire e ci invita ad assaporare arrangiamenti minimali e dai toni autunnali, in modo da potenziare alla perfezione un testo personale che descrive sensazioni intime ed emotive. Bravissimi i ragazzi a non farsi predere la mano per tornare su passi più conosciuti, a non andare sul sicuro alzando i toni.
Fogli di carta” è il secondo singolo che anticipa l’uscita dell’album “Scartaggi”.
Il brano si finge parabola di sensazioni e intenti. Sentirsi “fogli di carta” significa sentirsi come in un limbo: tra la desolazione che si prova camminando da soli durante la notte chiedendoci se arriveremo a casa prima dello spegnimento dei lampioni e, allo stesso tempo, il senso di leggerezza e incerta stabilità di un foglio di carta in balia del vento. Per la band è l’ibrido massimo tra suono acustico e l’alterazione dello stesso, trattenuto dalla sola necessità espressiva di dolcezza: una tregua momentanea spoglia dalle sicurezze dei synth e concentrata sull’intreccio di chitarre e voce. La melodia fa da padrone per questo brano dove troviamo alla direzione artistica Luca Galizia (Generic Animal), che fondendosi al flusso creativo aiuta a ricostruire una canzone identificativa della sua semantica arricchendo la scrittura della band e inizia ad esternare nuovi volti e nuove soluzioni personali ad oggi esplorate solo parzialmente, seppur estremamente apprezzate come ascolti (Modest Mouse, Conor Oberst, Bon Iver, Ben Howard).
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