“Interiors“, atteso il 13 ottobre, sarà il quinto album del duo minimalista post-punk/synth-pop di Brooklyn The Vacant Lots. Le 8 canzoni di “Interiors” sintetizzano tutto il lavoro passato della band e, a quanto ci dicono le note stampa, si spingeranno verso il futuro. Jared Artaud e Brian MacFadyen non si sono fatti certo più luminosi e ottimisti, anzi, questo disco sarà il loro album più oscuro e visionario. Il primo assaggio lo abbiamo con “Amnesia”, sferzate ritmiche, synth che guidano la via in modo quasi etero e una voce che declama, in modo freddo e distaccato, eppure capace di lasciare segni brucianti.
Registrato nel corso di molte notti insonni e mattinate imbottite di anfetamine negli studi isolati del bunker di Brooklyn, l’album segue l’estetica minimalista e massimalista della band: oscuri inni da camera da letto per solitari e amanti, con strizzate d’occhio al punk degli anni ’70/’80 e alla musica che va dai Joy Division, a “The Idiot” di Iggy Pop, passando per Depeche Mode e New Order.
Riguardo proprio ad “Amnesia”, Jared Artaud dice:
Si tratta di affrontare la dualità e di integrare i sentimenti contrastanti all’interno di una relazione. Si tratta di sentirsi dissociati e di essere bruciati dal fuoco. E poi affrontare il fatto che questo porta inevitabilmente alla dissoluzione della relazione. Questo è un mantra per tutte le canzoni dell’album.
Tracklist:
1.Amnesia
2.Paradise
3.Ashes
4.Evacuation
5.Destruction
6.Scars
7.Endgame
8. Damaged Goods