Persone. Musica. Pace. Frigento, piccolo borgo irpino, disteso su quelle alture che, almeno per una notte, quella scintillante del People Involvement Festival 2023, ci allontanano da tutte le falsità, da tutte le brutture, da tutte le assurde ed affliggenti considerazioni, posizioni e teorie politiche che siamo, purtroppo, costretti ad ascoltare quotidianamente, mentre, invece, avremmo bisogno – come ci ha rammentato lo stesso Cristiano Godano, ieri sera, dal palco del festival – di avere fatti concreti e non solamente parole vuote e, nel peggiore dei casi, luoghi comuni e frasi di circostanza che celano, in realtà, quelli che sono dei veri e propri rifiuti.
Rifiuti, appunto, come quelli che non riusciamo più a controllare. Ma, nel frattempo, le canzoni storiche dei Marlene Kuntz si alternano con i brani che fanno parte del nuovo concept album; canzoni che affrontano, come fossero una appassionata, dolente e pulsante preghiera laica, le contraddizioni di questa società che, nel nome di un cieco, assolutista e perverso materialismo tecnologico e mediatico, tende a minimizzare le brucianti ferite climatiche inferte al nostro pianeta, dimenticando che esso è l’unica nostra vera casa, quella che il rock abrasivo, evocativo, rabbioso e melodico della band italiana sente l’urgenza – intima e collettiva – di proteggere dal Male.
I presupposti, quindi, complici anche il calore positivo del pubblico presente sullo spiazzale e la dolcezza della serata estiva, sono i migliori: la salvezza brucia come il fuoco, la salvezza brucia sulle nostre infezioni mentali, la salvezza ci sprona ad uscire dal frenetico loop di abitudini avvilenti che sminuzzano i nostri sentimenti e intorbidiscono quello che sarebbe dovuto essere il nostro spirito critico. Un ultimo capogiro, un ultimo ineluttabile e travolgente cambio di ritmo, prima che “Sonica” esploda in tutta la sua travolgente potenza e le sue irregolarità di matrice post-grunge, portando via, con i suoi rumorosi appelli, i suoi schianti, i suoi feedback, i suoi assoli e le sue accelerazioni improvvise, quelle dannate e menzognere interferenze che ci rendono ciechi, muti, sordi ed insensibili dinanzi al dolore della Terra.