Il tema ricorrente è che “Take Them On, On Your Own” non sarebbe all’altezza di “B.R.M.C.”, l’album con il quale i Black Rebel Motorcycle Club si presentarono al mondo.
In termini generali è vero.
“Take Them On…” parte bene se non benissimo: “Stop”, “Six Barrell Shotgun”, “We’re All In Love” sono brani che, sulla falsa riga di quello che era stato “Spread Your Love”, condensano l’animo lisergico e oscuro della band con melodie di sicura presa. Lo stesso succede poco più in là con “Generation”.
Il problema si svela con il passare dei minuti: ok “In Like The Rose”, ok “Shade Of Blue”, ok” Ha Ha High Babe” e “U.S. Government”, ok – insomma – anche quegli episodi nel cui DNA è facile trovare tracce esplicite dei Love mischiati con gli MC5 e/o con i Jesus And Mary Chain, almeno fino a lì. Però da “And I’m Aching” (un omaggio ai Radiohead?) in avanti è difficile trovare un senso a “Take Them On…”, che diventa un tour de force opprimente e ripetitivo. Il che è un peccato perché, finché tengono botta, i BRMC si dimostrano maestri nel mischiare adrenalina e ossessione – in questo, “Stop” è la perfetta sintesi delle loro abilità.
Insomma ad un certo punto di “Take Them On, On Your Own” si avverte troppo forte la necessità di un cambio di registro, che però non arriva (arriva, a dirla tutta, col disco successivo: “Howl”). Insomma il secondo album dei Black Rebel Motorcycle Club è in parte assolutamente brillante e per altra parte, non trascurabile, spento.
Viste le premesse, a conti fatti, è un gran peccato.
Pubblicazione: 25 agosto 2003 (Regno Unito)
Durata: 59:01
Genere: Garage rock, Noise rock, Rock alternativo
Etichetta: Virgin Records
Tracklist:
Stop
Six Barrel Shotgun
We’re All in Love
In Like the Rose
Ha Ha High Babe
Generation
Shade of Blue
US Government
And I’m Aching
Suddenly
Rise or Fall
Going Under
Heart and Soul