Gli amanti della musica indipendente lo sanno: le ferie tocca chiederle per fine agosto per il TOdays Festival. Giunto alla sua nona edizione, il festival continua ad attirare spettatori da tutta Italia (e non solo!); il segreto di questo successo? Una lineup continuamente azzeccata, che non riesce mai a deludere; un suono potente, chiaro e ben definito grazie all’immenso lavoro dei tecnici; prezzi contenuti – non i più bassi come il Venezia Hardcore Fest, ma sicuramente più abbordabili se comparati ad altri festival italiani, soprattutto considerando la ricchezza della lineup. Infine l’acqua gratis disponibile alle fontanelle, cosa decisamente non scontata all’interno di un evento musicale, soprattutto in estate e in una località dove tra umidità, persone e agitazione si arrivano a percepire i 40 e passa gradi.
Ma veniamo alla parte più succosa, i live della serata: si parte sotto un sole cocente con i King Hannah, che affermano di aver affrontato ben 20 ore di viaggio per arrivare. Ciononostante, il duo ci ha deliziato con un set niente male, peccato solo per le poche persone presenti (complice probabilmente anche il caldo, dato che l’unica modalità per rinfrescarsi è armarsi di ventaglio e birra); un inizio tutto sommato soddisfacente, che ci ha immersi da subito negli anni ’90 nel miglior modo possibile, nonostante le premesse.
Partono poco dopo Les Savy Fav, e da lì il festival è follia pura: Tim Harrington cammina tranquillamente tra il pubblico, lasciando a qualcuno impronte della sua barba tinta di arancione fluo e infilandosi acqua nelle mutande. Uno dei frontman più coinvolgenti in assoluto dal vivo, che tra un’osanna alle streghe italiane e diversi poghi ha dato vita (insieme a una band di tutto rispetto, ovviamente) a un vero e proprio spettacolo fatto di divertimento e post-hardcore. Consigliamo caldamente di vederli, almeno una volta nella vita.
A Maarten Devoldere (a cui di recente abbiamo fatto anche un paio di domande) e il suo progetto solista, Warhaus, non si può non voler bene. Come a placare l’inferno scatenato da Harrington, Devoldere ha dato inizio a un live elegante, incredibilmente intimo quanto carico di pathos. Con uno stile melodico, dolce quanto intenso, ha raccontato tramite la sua musica una storia, attraversandone lo svolgimento e arrivando alla trionfale conclusione; è stato un concerto composto da più e più strati, a ogni secondo si riuscivano a sentire sempre più dettagli. Incanto puro. Per la bravura dei tecnici ci è venuto quasi da commuoverci, ottimo lavoro davvero.
Dopo aver fatto la fila per mangiare (che ad alcuni è costata ben un’ora e mezza, se non di più!) abbiamo il piacere di vedere i Wilco, in live proprio il giorno del compleanno di Jeff Tweedy (frontman). Il loro concerto è stato un egregio riassunto della storia della musica americana, attraverso rock, alt-country e folk; il tutto con una scenografia che passava da intensi scatti di luce a uno sfondo quasi fiabesco. Immancabili i classici come “Jesus, Etc.” e “Impossible Germany”. Il compleanno è stato di Jeff, ma il regalo ce l’ha fatto lui, dato che la musica dei Wilco è mille volte più godibile in live che in studio.
E se ieri è stata una giornata torrida che si è conclusa così, oggi si prevedono tante nuvole accompagnate da Gilla Band, Anna Calvi, gli Sleaford Mods e i Verdena. Chissà cosa ci attende?