Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
SLOWDIVE – “Everything Is Alive”
[Dead Oceans]
Come assicurato dalle note stampa che ne hanno accompagnato la promozione “Everything is Alive” un’esplorazione sonora della vita e della speranza, che riflette le profonde transizioni personali vissute dai membri della band. Nonostante il sottofondo di malinconia, l’album è un faro di speranza, che racchiude un senso generale di gratitudine. Rachel Goswell ha aggiunto:
“Everything Is Alive” è carico di esperienza, ma ogni nota è equilibrata e necessariamente incline alla speranza. La sua unica alchimia incarna sottilmente tristezza e gratitudine, radicamento ed elevazione.
Neil Halstead la pensa così, rafforzando le parole di Rachel:
Non è fare un disco davvero oscuro in questo momento. L’album è piuttosto eclettico dal punto di vista emotivo, ma dà una sensazione di speranza.
JEFF ROSENSTOCK – “Hellmode”
[Specialist Subject Records]
Dopo aver pubblicato a sorpresa il suo quarto LP, “No Dream“, a maggio 2020 (seguito poi dalla sua versione ska “Ska Dream” nel 2021), Jeff Rosenstock torna oggi con il nuovo “Hellmode” prodotto dal suo collaboratore di lunga data Jack Shirley e registrato agli EastWest Studios di Hollywood.
ROYAL BLOOD – “Back To The Water Below”
[Warner]
Fino ad oggi tutti gli album dei Royal Blood hanno raggiunto il numero 1 delle classifiche UK, scenario che potrebbe ripetersi nuovamente con questo “Back To The Water Below”: Il batterista Ben Thatcher ha detto:
Credo che in questo disco si sia voluto lasciare che le idee ci portassero dove dovevano andare. Se c’era una canzone che ci chiamava a fare qualcosa che non fosse tipicamente ciò per cui siamo conosciuti, è lì che siamo andati. Le canzoni sono al comando e se questo significa avere un disco piuttosto vario, è quello che abbiamo fatto, piuttosto che cercare di incastrare tutto nello stesso settore. Di conseguenza, abbiamo fatto un disco che è un po’ una montagna russa. È tutto quello che potevamo fare.
THE NATVRAL – “Summer of No Light”
[Dirty Bingo Records]
The Natvral (Kip Berman, ex frontman dei The Pains of Being Pure at Heart) torna con il suo secondo album solista una raccolta, come ci dicono le note stampa, di canzoni ruvide e pronte, ricca di spirito e splendidamente osservata.
SPEEDY ORTIZ – “Rabbit Rabbit”
[Wax Nine]
A cinque anni di distanza dal precedente, “Twerp Verse“ ecco “Rabbit Rabbit” disco prodotto dagli stessi Speedy Ortiz insieme a Sarah Tudzin (Illuminati Hotties), che si è occupata anche del mixing, il disco è stati poi masterizzato da Emily Lazar e Chris Allgood.
EMPIRE STATE OF BASTARD – “Rivers of Heresy”
[Roadrunner]
Debut album tra post core, hardcore e thrash metal per un supergruppo nel quale confluiscono Dave Lombardo degli Slayer, Mike Vennart degli Oceansize, la bassista Naomi Macleod dei Bitch Falcon ed udite, udite: Simon Neil dei Biffy Clyro.
BIRTHH – “Moonlanded“
[Carosello Records]
Il nuovo progetto discografico della cantautrice alternative-pop toscana che, dopo essere rimasta bloccata a New York a marzo del 2020, si è trasferita a Brooklyn, è un viaggio emotivo ricco di quotidianità in cui trovano spazio l’amore per la nuova fidanzata – poi divenuta moglie -, la nostalgia di casa e dell’Italia, l’affetto per la famiglia che non ha riabbracciato per oltre 2 anni e la propensione verso il futuro tra ambizioni e incertezze.
PUMA BLUE – “Holy Waters“
[Blue Flowers]
Jacob Allen, cantautore, produttore e poeta meglio conosciuto come Puma Blue, da seguito a “In Praise of Shadows“, disco pubblicato nel 2021, con un lavoro dove la morte si annida come una dolce creatura: non uno studio morboso sulla mortalità, ma più una cronaca di ogni ciclo ripetuto di vita, morte e rinascita.
PALE BLUE EYES – “This House“
[Full Time Hobby]
I coniugi Matt e Lucy Board e il bassista Audrey Simpson bissano il delizioso debutto dell’anno scorso, “Souvenirs“, con un disco fatto di Chiacchiere deliranti… tintinnii di lattine di birra calde… Cocteau Twins suonati a tutto volume…
MICK HARVEY & AMANDA ACEVEDO – “Phantasmagoria in Blue”
[Mute]
“Phantasmagoria in Blue” è la raccolta di cover e originali della coppia formata dalla cantante e regista messicana Amanda Acevedo e Mick Harvey. L’incontro avviene anni fa quando l’ex Bad Seeds, in tour con PJ Harvey, si trova a passare per Città del Messico. La collaborazione si sviluppa anni più tardi, a partire dal 2021, periodo in cui, da uno stretto scambio a distanza tra Australia e Messico, sono nate le prime incisioni.
SPRAIN – “The Lamb As Effigy”
[Flenser]
Gli Sprain da San Francisco pubblicano per l’ottima label The Flenser (Midwife, Have a Nice Life, Chat Pile) e in questo “The Lamb As Effigy” abbandonano territori slowcore per muoversi su direttive più rumorose.
HEY COLOSSUS – “In Blood”
[Work Speed]
Quattordicesimo album in studio per la band rock di Londra formatasi nel 2003.
FRANKIE AND THE WITCH FINGERS – “Data Doom”
[The Reverberation Appreciation Society]
Da Los Angeles il quartetto psych-punk con il settimo disco in studio.
KYLE EASTWOOD – “Eastwood Symphonic“
[PIAS]
“Eastwood Symphonic” è la storia del legame tra un figlio, il bassista jazz e compositore Kyle Eastwood, e suo padre, l’attore e regista Clint Eastwood. Sebbene Kyle sia apparso in alcuni film del padre, ciò che li ha uniti è soprattutto la passione reciproca per la musica.