Credit: Chiara Beretta

Esordio sulla lunga distanza elegante, molto curato nei suoni quello dei milanesi Edless pubblicato da  Caicedo Records  dopo due EP – “Aconite” (2014) e “Belotus” (2016) –  e oltre dieci anni di attività dal vivo.  Sette brani che esplorano gli stessi temi: il rapporto tra individuo e società, lo scarto costante tra aspettative e realtà, il senso di inadeguatezza rispetto alle richieste avanzate dagli altri.

Malinconia mista a improvvise esplosioni sonore, sintetizzatori e chitarre, armonie sviluppate con destrezza quelle di Fabio e Marco Bonvini, Giorgio Pasculli, Niccolò Rocco, Leonardo Musumeci. “Editing A Dream” sa essere riflessivo con una “Staring At The Sky” dall’arrangiamento elettro – pop mentre “Youth”, “At Last” e “Blank” rivelano ascolti e passione per dream – pop e shoegaze.

Le atmosfere movimentate di “The Guest”, quelle à la Joy Division di “Groundhog Day”, “Zero” tra noise e dolcissime melodie rappresentano il lato sofferto e rabbioso di una band che dimostra di poter ipnotizzare e graffiare con personalità e competenza anche grazie al supporto di Taketo Gohara che ha collaborato in fase di mixaggio di un disco ben costruito, dal chiaro respiro internazionale.

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