Una data. 29 giugno 2024. Un accenno di brano. E già si vola altissimi. James Anthony Mudriczki sancisce, di fatto, il ritorno dei favolosi Puressence, band di Manchester che nella sua carriera non ha mai raccolto tutto quello che avrebbe meritato. Un sound potente, importante, debitore degli anni ’80 nella sua maestosità, ma capace anche di adattarsi perfettamente ai ’90, senza dimenticare asprezze, fragilità e oscurità di un gruppo come i Joy Division. In onore di questo ritorno atteso da 10 anni (i Puressence si erano sciolti nel novembre 2013) ecco la nostra TOP 10 a loro dedicata.

BONUS TRACK: Sick Of Waiting
1996, da “B-side di Traffic Jam In Memory Lane”

Prima di addentrarci nelle canzoni estrapolate dai dischi che comporrano la vera e propria TOP 10, mi permetto di segnalare almeno un paio di b-side che adoro, si perché i Puressence hanno dispensato perle e meraviglie come lati B e perderli per strada sarebbe un vero delitto. Stordente e ammaliante è “Sick Of Waiting”, con questa chitarra slabbrata e il basso penetrante.

BONUS TRACK: Eyes Are Streaming
1996, da “B-side di Drop Down To Earth”

Canzone nota, credo, solo ai più accaniti fan della band che invece meriterebbe ben altri palcoscenici. Intensa e quasi sospesa nell’aria, si libra altissima sopra di noi, volando letteralmente. Una nostalgia devastante pervade queste note. Chitarre quasi shoegaze, con dei riverberi clamorosi e James che ci lascia senza fiato…

10. When Your Eyes Close
2011, da “Solid State Recital”

L’ultimo album dei Puressence risale al 2011. Parliamo di quel “Solid State Recital” che forse dal punto di vista melodico mi aveva un po’ deluso rispetto alla bellezza del disco precedente, eppure guai a dire che le perle non mancano. Sono stato indeciso tra questa “When Your Eyes Close” e la dolcezza che incontra la potenza di “Raise Me To The Ground”: alla fine prevale l’intensità assoluta del brano con Judy Collins.

9. She’s Gotten Over You
2002, da “Planet Helpless”

“Planet Helpless” è un disco che mi piace, ma ha il difetto (se così lo possiamo chiamare, ovviamente) di venire dopo un capolavoro come “Only Forever”. Periodo travagliato per la band, in rotta con Island Records che infatti non si impegnò affatto nel promuovere l’album. Scelgo la super melodica “She’s Gotten Over You”, che è una canzone che ho sempre adorato. Mi fa venire i mente dei Joy Division quasi, e sottolineo quasi, con un mezzo sorriso sulle labbra. Notevole anche il singolo “Walking Dead” con il suo grande groove.

8. Sold Unseen
2007, da “Don’t Forget to Remember”

La bellezza di questo disco. la poesia, la poeta, la grazia di “Don’t Forget to Remember”…impossibile descrivere a parole le emozioni che scatena in me l’ascolto di tale album. “Sold Unseen” è canzone delicata, sognante, con questo arpeggio malinconico e toccante che si sposa al lavoro sul piano. James ci prende per mano con una magnifica interpretazione vocale.

7. Traffic Jam in Memory Lane
1996, da “Puressence”

Non hanno mai disdegnato la potenza i Puressence. Ci sono davvero canzoni ricche di chitarre rabbiose, sopratutto agli esordi della carriera, ma in realtà fino all’ultimo disco hanno saputo giocare sui contrasti, senza scordarsi mai del loro animo guitar-rock. Questa “Traffic Jam in Memory Lane” è un classico dal primo disco: una botta in faccia. Rabbiosa.

6. It Doesn’t Matter Anymore
1998, da “Only Forever”

Il secondo disco dei Puressence, “Only Forever” è rigoglioso a dire poco. Una band che sembra voler cercare una luce, non c’è più solo la voglia di sposare l’oscurità dell’esordio. Un lavoro magistrale su melodie e arrangiamenti. Oscuro e poetico. Forse il disco migliore della band di Manchester che trova davvero la perfetta quadratura del cerchio. La canzone “It Doesn’t Matter Anymore” ha questi archi magnifici che nobilitano una canzone superba.

5. Don’t Forget to Remember
2007, da “Don’t Forget to Remember”

Mi vengono i lacrimoni ad ascoltare questa canzone. Io quando sento James in questo brano vado fuori di testa. Questa è poesia signori. Brano che ci abbraccia, capace di momenti di dolcezza incredibile per poi trovare potenza inaspettata e un ritornello che beh…io non so…non ci si crede…

4. Near Distance
1996, da “Puressence”

Il primo album dei Puressence si apriva con questo brano. Subito l’inquietudine s’impossessava subito di noi. Un velo oscuro, sofferente. Qualcosa che cresce in modo sordo dietro di noi, forse dentro di noi, che sta per afferrarci, che ci incute ansia. La canzone sale sempre più di tono, James è un angelo nelle tenebre e poi l’esplosione, l’epicità assoluta, nell’Olimpo. Pelle d’oca.

3. All I Want
1998, da “Only Forever”

Che melodia. Che melodia. Che melodia. Che melodia. Che melodia….devo continuare?

2. Casting Lazy Shadow
1996, da “Puressence”

Canzone che si muove queste coordinate acustiche, prima che arrivi l’elettrica a disegnare arabeschi suggestivi. Benvenuti nel mondo più poetico e visionario della band.

1. This Feeling
1998, da “Only Forever”

E al primo posto c’è lei, la magnifica “This Feeling”, a mio modo di vedere la summa assoluta della capacità della band di essere struggente e potente. La chitarra acustica disegna la sua trama sublime ma poi ecco che entrano batteria ed elettrica, mentre James ci porta in Paradiso. Il ritornello è poesia in musica. Una canzone che non ci si stancherebbe mai di ascoltare.