Le idee languono dalle parti di Netflix Italia e quindi la casa streaming si è buttata sull’usato sicuro (già di dubbia qualità) “Suburra”, debitamente “rebootato” con una sfilza di nuovi personaggi insignificanti e un pugno di quelli vecchi sopravvissuti a fare da ancora.

Tra questi troviamo Spadino, ex mafioso zingaro che nel frattempo, un frattempo lungo circa 3 anni, si è trasferito a Berlino, vive una tenera storia d’amore omosessuale con l’elegante Mesut, ha imparato il tedesco che parla senza orrori grammaticali e conduce una fiorente carriera da producer techno, arrivando a suonare (addirittura) in un tempio come il Tresor.

E quindi una volta tornato a Roma, mentre mette a ferro e a fuoco la città, lo ascolteremo telefonare ogni sera Mesut, quest’ultimo intento a organizzare un festino alla Teufelsberg.

Se la festa di Mesut riuscirà o meno è la cosa più interessante di questa prima stagione.