Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
BACHI DA PIETRA – “Accetta & Continua”
[Garrincha Dischi/Columbia Records/Sony Music]
alternative, experimental
“Accetta & Continua” segna, come dicono le note stampa, un’altra pietra miliare nel percorso evolutivo che fin dagli esordi caratterizza la band, unica e non catalogabile nel panorama del rock italiano degli ultimi vent’anni. Una discografia che traccia ormai una saga multiforme ma coerente, dall’estetica precisa e spesso spietata. Chi vi accede accetta il confronto senza filtri con un microcosmo in metamorfosi continua, perfettamente a fuoco e sempre sintonizzato sul presente.
NON VOGLIO CHE CLARA – “MacKaye”
[Dischi Sotterranei]
songwriting
Le note stampa definiscono il ritorno dei Non Voglio Che Clara come un inno alla spensieratezza di un’età andata, ricordata non senza un pizzico di nostalgia. Con una forte eco alle “Emozioni” di Lucio Battisti, la band di Belluno celebra la giovinezza, con i segni sull’asfalto e le ali per volare a precipizio, fino all’arrivo inesorabile dell’età adulta, con il buio che ti fotte.
SPECTOR – “Here Come the Early Nights”
[Moth Noise]
alternative-rock
“Here Come the Early Nights”, quinto album degli Spector, vede la band abbracciare nuove svolte musicali che richiamano ABBA, Blur, Sam Fender, Blossoms e Nick Cave, solo per citarne alcuni, come colonna sonora dell’inevitabile maturazione da sognatore ventenne a sognatore trentenne. L’album è stato prodotto da Dimitri Tikovoi, e mixato da Catherine Marks.
C’MON TIGRE – “Habitat”
[Intersuoni]
alternative-jazz, elettronica
Il nuovo capitolo discografico del progetto, giunto al decimo anno di carriera e con tre dishi alle spalle, sfida l’appartenenza a un genere di riferimento specifico unendo influenze provenienti da ogni angolo del pianeta e aggiungendo agli stilemi jazz africani ed elettronici tipici dei precedenti lavori nuove sonorità figlie della musica sudamericana. Il panorama che emerge è quello di un ecosistema variopinto e articolato, un luogo in cui diverse forme di vita, sia animali che vegetali, prosperano e convivono.
GHOST WOMAN – “Hindsight Is 50/50”
[Full Time Hobby]
alternative rock, folk rock
Secondo album in appena 18 mesi per il compositore e multi-strumentista canadese Evan Uschenko che su questo “Hindsight Is 50/50” assicura: è un album che finalmente cattura la vera natura della band.
GUIDED BY VOICES – “Nowhere To Go But Up”
[GBV Inc]
alternative-rock
Trentanovesimo disco in studio e terzo di questo 2023. “Nowhere To Go But Up” arriva dopo “La La Land” uscito a gennaio e “Welshpool Frillies” pubblicato a luglio ed è prodotto da Travis Harrison.
MARTA TENAGLIA – “After Verecondia”
[Costello Records]
alternative-pop, electro-pop
Interamente scritto e composto da Marta Tenaglia con “After Verecondia” la cantautrice riemerge – proprio come nell’artwork del disco affiora dal pelo dell’acqua – tra morbide schegge di elettronica e sonorità cangianti e polimorfe cucite addosso a testi personali, intimi e intensi. Un mondo musicale che fa della sperimentazione la propria stella polare, dai beat avvolgenti proprio come lo è sua voce, sussurrata e vellutata, capace di entrare sottopelle al primo ascolto.
V/A – “Light in the Attic & Friends”
[Light in the Attic]
songwriting, folk
“Light in the Attic & Friends” è un album che raccoglie cover di brani pubblicati in oltre 20 anni di onoratissima carriera dalla storica label dedita a ristampe di vecchi classici. In questa compila trovi però anche nuove registrazioni: Vashti Bunyan e Devendra Banhart, alle prese con “How Could You Let Me Go” di Lynn Castle, Roedelius che mette le mani su un brano dei Tinariwen, Mary Lattimore impegnata in una cover di Hiroshi Yoshimura (“Blink”), Steve Gunn insieme all’icona british folk Bridget St. John che rendono omaggio al compianto Michael Chapman e Ethan Hawke supportato dalla figlia Maya che si cimentano con “We Don’t Run” di Willie Nelson.
OCIE ELLIOTT – “Know The Night” EP
[Nettwerk]
songwriting, folk
In attesa di un primo lavoro sulla lunga distanza il duo da Victoria, British Columbia continua a sfornare singolo e mini-album ricchi di dolcezza indie-folk e strumentazione minimale.
MARCO FRACASIA – “Adelaide” EP
[42 Records]
songwriting, folk
Dopo il fortunato esordio sempre su medio formato di “Adesso torni a casa”, uscito sempre su 42 Records l’anno scorso, il nuovo ep, prodotto come il precedente da Marco Giudici (Any Other, Rare?, Generic Animal e tanti altri), parte dall’idea di sospensione per andare a scavare nelle dinamiche del concreto: le canzoni di Fracasia da un mondo che fa sentire inadeguati e inadatti attraverso una scrittura molto peculiare dal punto di vista lirico ma anche e soprattutto da quello musicale.