Sesto album in studio per il cantautore torinese, Alberto Bianco. “Certo Che Sto Bene” (Virgin/Universal Music) è composto da dieci brani in cui l’artista piemontese prova a gettare lo sguardo al di là delle incertezze e delle complessità del vivere quotidiano. “Il Tempo Del Mare”, primo singolo estratto, oltre ad essere uno dei brani più scanzonati e contagiosi del disco, vede l’ottimo featuring di Margherita Vicario. Si tratta di un pezzo solare, avvolgente, scritto in collaborazione con quel geniaccio di Dente e con la talentuosa cantautrice romana.
È una sorta di album “reazionario”, “Certo Che Sto Bene”. Sì, perché è intriso di una leggerezza che non sfocia mai nella banalità (o nella frivolezza fine a sè stessa) e che trasporta l’ascoltatore in un emisfero musicale fatto di spensierata consapevolezza. Un perfetto contraltare al grigiore (spesse volte anche artistico) a cui stiamo assistendo in questo primo scorcio di 20s. “Cartolina”, per esempio, è un blues sognante ispirato (vagamente) alle atmosfere nostalgiche dei Righeira di “L’Estate Sta Finendo” ma con una maggiore delicatezza che conferisce al pezzo un’aurea meno sgangherata.
Il vero e proprio “highlight” del disco, almeno per chi scrive, è la splendida title-track. “Certo Che Sto Bene” – che è anche la traccia d’apertura dell’album – rappresenta una di quelle canzoni a cui è difficile restare indifferenti. Armonie, melodia, lyrics, tutto gira alla perfezione nel pezzo che apre le danze della sesta fatica discografica di Bianco. Un viaggio alla ricerca di sé e delle angosce più profonde è il leitmotiv di “Paura Padana”. Quest’ultimo, infatti, è un brano che si affaccia dalle parti del folk e che riflette appieno lo stato d’animo di chi si affida all’aiuto (prezioso) degli per riuscire ad evadere dalla nebbia metaforica in cui, talvolta, la vita ci fa incappare.
“Paura Padana”, tra l’altro, vede nuovamente la partecipazione di Margherita Vicario. All’interno dell’arrangiamento giocoso de “Il Momento Che Preferisco” c’è spazio pure per la tenerezza (e per un bel riff di Zevi Bordovach). Il brano in questione è uno dei più personali scritti da Alberto Bianco, poiché incentrato sul rapporto dell’artista torinese con suo figlio. Da sottolineare anche i (bei) feat. di Dente in “Maremoto” e di Federico Dragogna in “Fuochi D’Artificio”.
“Certo Che Sto Bene”, dunque, è un album dal sound elegante, brioso, prodotto in maniera magistrale da Taketo Gohara. Non solo. Il disco numero sei di Bianco è una delle uscite italiane più convincenti di questo 2023. C’è ancora vita nel cantautorato del belpaese.