Gli statunitensi Full Body 2 ci offrono un assaggio del futuro dello shoegaze con le sei tracce di “Infinity Signature”, il loro nuovo EP. Un mini-album decisamente interessante anche se un po’ fuori fuoco, soprattutto per quanto riguarda i suoi aspetti più innovativi e sperimentali.
Il giovane trio americano, composto da Jack Chaffer (batteria, chitarra, synth, voce), Cassidy Rose Hammond (basso, voce) e Dylan Vaisey (chitarra, synth, voce), prova a stravolgere le regole dello shoegaze senza però tradire le caratteristiche tipiche del genere. Il muro di suono dei Full Body 2, già bello alto, viene rinforzato dall’impiego massiccio di un’elettronica dal gusto moderno e assolutamente stravagante: un mix tra vaporwave, hypnagogic pop, glitch e colonne sonore dei videogiochi. Un sound sintetico e avveniristico di enorme impatto in cui chitarre e sintetizzatori entrano in rotta di collisione per dar vita a brani suggestivi e di grande fascino, in equilibrio tra fragore e melodia (“Enix Wake”, “Wonder Limit”, “Moonworld”).
Laddove l’impronta shoegaze è più forte, le cose vanno benissimo. I Full Body 2 si perdono un po’ quando mettono da parte la matrice rock e si abbandonano totalmente alla sperimentazione elettronica. La band gioca con le innumerevoli potenzialità dei sintetizzatori e dell’effettistica ma non riesce a rendersi realmente coinvolgente, soffocando le pur presenti buone intuizioni sotto cumuli di rumore a bassa definizione. Nel complesso, tuttavia, “Infinity Signature” è un EP molto valido che regala buone speranze per il futuro del trio.
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