Cantautorato puro e delicato quello di Francesco Nava, classe 1995, che dopo il primo singolo “Acqua” pubblica un altro brano riflessivo e ben arrangiato dal titolo “Orfeo”. Uomo, voce, natura s’incontrano sul confine dei sentimenti in un viaggio che del mito greco mantiene la voglia di cercare e scoprire se stessi attraverso gli altri.
Sonorità elettroacustiche, atmosfera onirica e cangiante, un deciso crescendo con il finale che agli arpeggi della chitarra acustica contrappone il sassofono. Quiete e rumore in un equilibrio costante che trae ispirazione da Bon Iver, Sufjan Stevens, Jeff Buckley e trasmette un senso di appassionata dedizione.
“Com’era il mare quando era solo nostro? Voci sole, in un altrove lontano. Lei dice che saremo grandi senza amare. Ma salpare oggi è scegliere di non morire” canta Nava e il senso della sua ricerca è tutto qui, in tre minuti intensi e mai banali.
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