Credit: press

Sad Devotion fa il suo debutto discografico ufficiale con un maxi singolo decisamente intrigante per chi ama il synthpop anni ’80. Dietro lo pseudonimo c’è il caporedattore della rivista svedese Synth.nu e l’ultima volta che aveva pubblicato qualcosa era stato ben 17 anni, per un album tributo alla band di culto Page. Sad Devotion è una collaborazione con l’amico Tobias Isaksson aka Azure Blue.

Un sodalizio che dura da anni. Due brani originali (nel singolo c’è anche l’inedita “First Kiss”) e un remix che evocano immagini di un viaggio in auto attraverso i neon di una grande città di notte. Sad Devotion è una musica elettronica dai toni corali che ha origine negli anni ’80, ma con una produzione contemporanea. Gustaf dice:

Sad Devotion parla dell’ansia che si affronta nella vita di tutti i giorni. Dover praticare l’eutanasia al proprio cane. Trovare la pace in un lungo matrimonio o essere colpiti da un improvviso senso di alienazione nel negozio di alimentari. Quando si tratta di musica, do tutto per trovare un nervo scoperto ed evocare immagini cinematografiche.

Tobias dice:

Produrre la musica di un amico è come custodire la cosa più vicina a lui. E’ stata una gioia inviare la nuova versione perché Gustaf ha apprezzato molto il suono. Ma non è stato del tutto facile stare lontano dai suoi suoni. I suoni della batteria non erano troppo complicati da sostituire. Ho dovuto trattenermi dal trasformarli in canzoni degli Azure Blue con spessi strati di sintetizzatori analogici. Il remix è diventato la mia valvola di sfogo per riversare tutto quello che sentivo per il brano.

Il maxi singolo viene pubblicato proprio in occasione del quinto anniversario dell’etichetta The Future Sound of Stockholm.

Listen & Follow
Sad Devotion: Bandcamp