10. C’MON TIGRE
Habitat
[ Intersuoni ]
Il progetto nato in Italia continua il suo percorso assumendo un carattere sempre più internazionale grazie a un sound che con carattere deciso mischia world music, attitudine jazz ed elettronica in un caleidoscopio dai colori vivi e intensi. Tra collaborazioni internazionali (Seun Kuti, Xênia França, Arto Lindsay) e una nostrana (Giovanni Truppi), l’album e’ un viaggio continuo con sapori brasiliani e chicce senza tempo e luogo (“Odiame”, “Sento Un Morso Dolce”), se esiste un dio prima o poi li produce David Byrne.
9. MODERN NATURE
No Fixed Point in Space
[ Bella Union ]
La nostra recensione
Forse parlare di musica indie è solo un miraggio, una piccola oasi che si palesa in mezzo al deserto al povero ascoltatore assetato (io) con una piccola fonte a cui abbeverarsi, i Modern Nature con la loro musica rappresentano proprio questo, un piccolo mondo nel quale la musica assume forme improvvise e meravigliose come solo la natura a volte è in grado di mostrare, Jack Cooper eroico.
8. BLACK COUNTRY, NEW ROAD
Live at Bush Hall
[Ninja Tune]
La nostra recensione
Quando il front man di una band abbandona difficilmente il resto del gruppo sopravvive, questo hanno pensato in molti quando Isaac Wood ha mollato improvvisamente (per ora sia i BCNR che il mondo della musica), invece questi giovani musicisti non solo non si sono sciolti ma sono tornati con un album di inediti registrati live. La scelta è stata coraggiosa ma ha dimostrato che la band ha ancora molte frecce nella faretra pronte ad essere scagliate, aspettando il primo album da studio promettono già bene.
7. VANISHING TWIN
Afternoon X
[Fire]
La nostra recensione
I Vanishing Twin fanno un ulteriore passo in avanti e pur restando in un ambito psichedelico ci portano dentro un sogno fatto di elettronica, strumentazione tradizionale e una sezione ritmica sempre più protagonista. Il risultato è un album che ha momenti nei quali anche la melodia trova il suo posto ma si è sempre consapevoli che da un momento all’altro tutto diventa un sogno e possiamo vedere passare un gregge di pecore per casa come fossimo nell’Angelo Sterminatore di Luis Buñuel, chapeau. Visti live ho potuto apprezzare la batteria di Valentina Magaletti, ipnotica.
6. BAXTER DURY
I Tought I Was Better Than You
[Heavenly]
La nostra recensione
Baxter Dury intitola pensavo di essere migliore di te il suo nuovo album e sembra voler chiudere con il proprio passato bohémien di figlio del celebre stravagante e complesso Ian Dury. In realtà i riferimenti al passato sono continui (per fortuna) e la scrittura assolutamente interessante, questa volta riesce anche ad infilare una serie di brani avvincenti e prodotti benissimo tra i quali spiccano delle super hit come “Aylesbury Boy”, “Celebrate Me” e “Pale White Nissan”. Aiutato vocalmente dalla solita formidabile Madelaine Hart vede anche la partecipazione del figlio ventenne Kosmo Dury come coautore in alcuni pezzi (siamo già alla terza generazione Dury, evviva).
5. GEES
3D Country
[ Partisan / Play It Again Sam ]
La nostra recensione
E’ una vita che si sente ripetere che il rock è morto, allora ci pensano i Geese a risvegliarlo con un album che ti scuote e mette in mostra tutta la qualità di una band composta da tutti ottimi elementi nei quali la ciliegina sulla torta è rappresentata dal cantante Cameron Winter. Il ragazzo mette in mostra tutta la sua versatilità vocale da vero rocker, tanto coraggio e misurata spavalderia riuscendo a impressionarmi e non è cosa facile. Ripongo tanta speranza in questa band e aspetto già con trepidazione il loro nuovo lavoro.
4. BLUR
The Ballad Of Darren
[ Parlophone ]
La nostra recensione
Il ritorno del 2015 con “The Magic Whip” non mi aveva colpito particolarmente ed ero consapevole che un nuovo loro disco poteva farli diventare definitivamente diventare una band che poteva vivere solo del suo grande passato, invece Damon Albarn e soci tirano fuori i conigli dal cilindro e tornano a stupire con un album riuscito che concede addirittura nuovi futuri classici alla band, il giorno dell’uscita dell’album quando hanno suonato “The Narcissist” durante il concerto di Lucca c’è stato un lunghissimo applauso. Come sono tornati ora si eclissano di nuovo, ma per il momento va bene così.
3. GAZ COOMBES
Turn The Car Around
[ Hot Fruit Recordings / Virgin Music ]
La nostra recensione
Nella sua carriera da solista Gaz Coombes non ha sbagliato ancora un colpo, anche questo lavoro risulta assolutamente delizioso a dimostrazione di come sia un autore capace di unire una vena creativa inesauribile a tanto mestiere ed esperienza. A tutto questo aggiunge una produzione perfetta e arrangiamenti capaci di valorizzare il brano con precisione chirurgica, Gaz Coombes è uno dei migliori cantautori in circolazione capace di una continuità creativa di qualità che ho visto negli anni in pochi autori.
2. UMBERTO MARIA GIARDINI
Mondo e Antimondo
[ La Tempesta Dischi ]
La nostra recensione
Potrei benissimo copiare e incollare quello che ho detto per Gaz Coombes ma per Umberto Maria Giardini il discorso è ancora più complesso perché realizzare un album come “Mondo e Antimondo” in questo preciso momento in Italia è davvero difficile, perché non è solamente ispirato ma ha anche una qualità realizzativa e produttiva che fa capire immediatamente quanto lavoro e tempo è costato. UMG dopo tanti anni di carriera sorprende ancora con un album perfetto che lo certifica come il miglior cantautore in circolazione.
1. ANNA B SAVAGE
in|Flux
[ Merge ]
La nostra recensione
Anna B Savage è un diamante, una grande autrice dalla voce unica e capacità interpretativa notevole, questo nuovo album lo scrive e realizza con la collaborazione del genietto Mike Lindsay, mente dei sempre interessanti Tunng e socio con Laura Marley degli ottimi Lump. Il risultato finale è incredibile e la fusione tra i due musicisti perfetta, possiamo solo sperare che questa collaborazione abbia un seguito.