Laura Cox ha iniziato a pubblicare video di cover su Youtube sin dal 2008, facendo crescere la sua popolarità: il suo primo LP, “Hard Blues Shot” è arrivato solo nel 2017, seguito poi da “Burning Bright” a fine 2019, mentre lo scorso gennaio è uscita questa sua terza fatica sulla lunga distanza.
La musicista anglo-francese classe 1990 lo ha registrato agli ICP Studios di Bruxelles insieme a Erwin Autrique, mentre Ted Jensen (Eagles, Norah Jones, Green Day) si è occupato del mastering: la Cox, non potendo come tutti andare in tour a causa della pandemia mondiale, ha quindi approfittato di questo periodo di lockdown per scrivere questo suo nuovo lavoro.
La title-track “Head Above Water” apre il disco e subito ci fa conoscere le intenzioni della musicista portandoci su territori rock pieni di assoli di chitarra, ma anche con sensazioni melodiche positive e luminose.
La successiva “So Long”, invece, si sposta verso terreni blues decisamente energici che ci ricordano i White Stripes o i primi lavori dei Black Keys.
Si procede fino a “Old Soul” per trovare un’atmosfera diversa che si lascia influenzare dal country-folk e dall’Americana con rilassate tonalità cinematografiche, passione nei vocals e il fantastico suono del banjo.
Anche in “Seaside” si respirano toni country (ancora presente il banjo), ma qui la Cox sembra volersi spostare verso territori più poppy e luminosi rispetto ai brani che lo hanno preceduto.
“Fever”, invece, dimostra tutta la cattiveria rock della musicista anglo-francese con riff potenti e una notevole e intensa dose di adrenalina che scalda decisamente l’atmosfera.
Un disco solido, spesso aggressivo e di buona qualità che, pur senza pretendere di inventare qualcosa di nuovo, ci fa passare tre quarti d’ora piacevoli.