Mancava dalle scene da qualche anno, Maximilian Hecker, polistrumentista tedesco classe 1977, l’ultimo disco “Wretched Love Songs” risale al 2018, una pausa consistente, che equivale ad una ripartenza vera e propria.

Walterfaber1911, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Aveva avuto un suo riscontro di audience e ottime critiche negli anni zero, dopo un prepotente esordio, quell’ “Infinite Love Song” che scaturì un certo chiacchiericcio underground e successivamente, con alti e bassi, una carriera più di nicchia.

Ma è sicuramente un gradito ritorno, per chi mastica soprattutto sonorità eteree di un pop sofisticato, che ci riporta ad un certo approccio transalpino, quello degli Air per esempio, anche loro, tra l’altro, sulla via del ritorno per celebrare, live, il capolavoro “Moon Safari”; il duo parigino potrebbe essere una precisa reference; erano anni che questo tipo di scrittura e produzione vivevano il loro climax.

Venendo ai giorni nostri, “Neverheart”, questo il titolo del nuovo lavoro sulla lunga distanza, è il disco dell’età adulta, che continua, a suo modo, le scelte del succitato precedente album del 2018; una raccolta ricercata e raffinata, con un Maximilian uomo che racconta l’amore secondo il suo punto di vista.

Un disco gentile, sulle fondamenta di un pianoforte vero dogma e punto di riferimento del sound per questo ritorno.

Apre la tracklist il singolo “Two-Toned Love” (part 1), una lullaby digitale e sussurrata con un impianto di beat sintetico a dare man forte ad un cantato leggero.

“Long-Lost Crazy Love”, un’altra ballad resa spoglia e minimale, pochissime tracce per un suono scarno, con la voce in primissimo piano, in modalità crooner navigato, o perché no, sempre sulla falsariga il singolo che lancia la pubblicazione, “Fall in love, Fall Apart”, che porta con sé un finale sotto traccia in chiave sintetica, o la più solare “Leave-taking Song” sempre da comune canovaccio o la stessa conclusiva title track.

Un disco pomeridiano che arriva in punta di piedi in un mondo affollato di uscite, spesso caotiche e rumorose, un lavoro che definirei anche coraggioso per la ricerca di un sound, ben lontano dalle mode attuali.

Un album che, sicuramente, crescerà ulteriormente con gli ascolti, regalandoci un artista senza dogmi, andante per la propria strada, come dovrebbe sempre essere.