Registrato allo Stadium Heights Sound di Durham, North Carolina e prodotto dalla stessa Mackenzie Scott insieme alla sua collaboratrice Sarah Jaffe, questo sesto LP è stato poi mixato da TJ Allen (Bat For Lashes, Anna Calvi, Portishead) a Bristol, masterizzato da Heba Kadry (Bjork, Slowdive, Beach House) a NYC e viene pubblicato ancora una volta dalla Merge Records, arrivando a due anni e mezzo di distanza dal precedente, “Thirstier“.
Se nello suo scorso lavoro erano evidente le influenze indie-rock dai sapori ’90s (in particolare dei Garbage, con cui Torres era stata in tour in passato), in questo nuovo lavoro sono ancora presenti, ma c’è anche molto di più.
Usando come punto di partenza il singolo principale “Collect”, ecco chitarre rumorose e imponenti che danno una sensazione da stadio, introdotte da synth e piano, mentre il tono rimane piuttosto buio e la statunitense ammette “I am here to collect“.
Nella opening-track “Happening Man’s Shoes”, ma non solo, troviamo invece sensazioni synth-pop: qui la Scott utilizza l’elettronica, dando un tocco ipnotico al suo suo sound, che rimane comunque decisamente cupo e, a nostro avviso, non sempre convincente.
Nonostante le tinte piuttosto scure, “Artificial Limits”, la traccia più lunga del disco (oltre sei minuti), è anche una delle più interessanti con quel mix duro di organo e di potenti chitarre, che creano un intrigante mix tra angelico (grazie anche alla voce bella e pulita di Mackenzie) e cattivo.
Poco ha a che fare con il resto del disco, invece, la conclusiva “Songbird Forever”, che regala invece momenti di purezza e di riflessione, utilizzando quasi esclusivamente il piano ad accompagnare i gentili vocals della Scott e lasciandoci con una sensazione di tranquillità e con tante emozioni.
Seppure non tutto funzioni alla perfezione in “What An Enormous Room”, risulta comunque apprezzabile ed evidente lo sforzo che Torres ha fatto per evolversi ancora una volta e comunque non mancano anche alcuni momenti di buona qualità: sarà interessante studiare i suoi prossimi passi artistici.