Chad Ubovich è in piena forma nel nuovo album dei suoi Meatbodies progetto solista che lo ha visto coinvolgere nel corso degli anni un ampio numero di musicisti. Meno celebrato di Ty Segall, Mikal Cronin o Charles Moothart, con cui ha a lungo collaborato live e in studio, Ubovich si è ritagliato uno spazio importante nella florida rinascita neo psichedelica americana e losangelina del nuovo millennio.
“Flora Ocean Tiger Bloom” arriva alla fine di un periodo turbolento tra solitudine, dipendenze e un incidente che lo ha costretto a lungo su una sedia a rotelle. Cinquantasette minuti che racchiudono tutto il mondo musicale di Ubovich qui accompagnato da Noah Guevara, Casey Hanson e Dylan Fujioka.
Psichedelia in ogni sua forma, stoner, rock e metal, chitarre arricchite da effetti e fuzz a profusione, melodie acide, sentiti omaggi sonori a Spacemen 3, 13th Floor Elevators, Byrds, Black Angels disseminati in “The Assignment”, in “Silly Cybin” e “Billow”. Echi kraut nei sette minuti di “Move”, indomita e godibile l’indole garage di “They Came Down” e quella alt – rock di “Hole” e “Criminal Minds”.
La sorpresa è “ICNNVR2” distorta e sperimentale con i sassofoni inseriti nella seconda parte di un brano imprevedibile e gustoso. Totalmente psichedelico il finale affidato alla tripletta “Psychic Garden” – “(Return Of) Ecstasy” – “Gate” orientaleggiante, riflessiva e grintosa il giusto. Il disco della rinascita questo “Flora Ocean Tiger Bloom”, solido e concreto, un bel sentire.