Nick Cave ha condiviso ulteriori informazioni su ciò che i fan possono aspettarsi dal suo nuovo album, affermando che il progetto è “pieno di segreti“.
La scorsa settimana il frontman dei Bad Seeds ha annunciato i dettagli del suo nuovo album “Wild God”, pubblicando la tracklist completa, l’artwork dell’LP, oltre all’intrigante title track.
In uscita il 30 agosto, l’album è co-prodotto dal collaboratore di lunga data Warren Ellis ed è stato descritto da Cave come “un disco complicato” e “profondamente e gioiosamente contagioso“.
Ora il cantautore, sul suo blog (The Red Hand Files), risponde alle domande dei fan su cosa possono aspettarsi dall’album completo.
Non voglio dire molto sull’album in sé fino a quando non sarà pubblicato ad agosto e potrete ascoltare tutte le canzoni, ma posso dirvi che è un disco pieno di segreti. È costituito da una serie di narrazioni complesse e interconnesse, di cui la canzone che dà il titolo all’album, “Wild God”, è il punto di propulsione principale, con le canzoni che si alimentano a vicenda, non tanto per raccontare una storia, ma per riunirsi intorno a un “evento” acutamente vulnerabile e misterioso che risiede nel cuore della canzone centrale dell’album. Non vedo l’ora che tutti possano ascoltare l’album nella sua interezza, poi potrò dirvi alcune cose che dovete assolutamente sapere, come ad esempio di cosa parla esattamente “Anita”, perché Kris Kristofferson entra ed esce dall’epica “Frogs”, qual è l’evento reale di “Conversion”, perché questo disco è così gioioso quando quasi tutti nelle canzoni sono morti, perché mia moglie si risveglia finalmente dopo anni di sonno, qual è il vero nome del narratore in “Long Dark Night”, chi sono la dozzina di vampiri bianchi in “Cinnamon Horses” e perché c’è così tanta dannata acqua. Ma tutto questo, credo, dovrà aspettare. Con questo disco non si scherza. Quando colpisce, colpisce. Ti solleva. Ti fa muovere.
Spesso sono tentato di gridare ad alta voce che non mi interessa quello che dice la gente…ed è vero che negli anni mi sono indurito alla censura – indurito sull’incudine dell’opinione pubblica, dove vengo criticato per quello che dico o, più spesso sembra ultimamente, per quello che non dico. Poi è ho pubbliccato questo nuovo singolo e quando i commenti hanno iniziato ad arrivare con una positività così sfrenata ed esuberante, quella nuvoletta dispiaciuta che mi seguiva dappertutto se n’è andata – e allora ho capito, perché mi ha colpito come una grande, calda, spumeggiante, onda emotiva, che mi interessa quello che dice la gente, mi interessa molto.
È possibile preordinare “Wild God” QUI.