Le “Simple Stories” di Marco W Lippini. Ovvero, un cantautore toscano che ha fatto degli arrangiamenti essenziali e della propria attitudine indipendente le peculiarità più preponderanti della sua proposta artistica.
Già. Perché nell’ariosità di brani quali “Naked Eyes” e “Chinatown”, risulta alquanto difficile non riscontrare tutta la delicatezza di un progetto che si muove – in maniera piuttosto convincente – tra le coordinate poetiche ed eteree di un minimalismo rock giammai fine a sé stesso.
“Simple Stories”, tra l’altro, è stato co-prodotto insieme ad Andrea Franchi (ex Paolo Benvegnù e Proiettili Buoni) e vede Marco W Lippini mettersi alla prova, per la prima volta, in un’alternanza di pezzi cantati sia in italiano che in lingua inglese, per un totale di otto brani dal chiaro respiro internazionale.
Il nuovo album del songwriter toscano, in definitiva, è un’opera variegata e zeppa di gemme indie-folk da ascoltare con grande attenzione per riuscire a coglierne appieno l'(elegantissima) essenza cantautorale.
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