Non si ferma mai Adrianne Lenker che è appena ritornata con questo suo sesto LP solista, pubblicato da 4AD, dopo i due “Songs & Instumentals“, usciti in contemporanea a ottobre 2020: di recente inoltre la musicista nativa di Indianapolis ha pubblicato sul suo Bandcamp un EP benefico, “I Won’t Let Go Of Your Hand“, composto da sei brani inediti, per raccogliere fondi per il Palestine Children’s Relief Fund.
Co-prodotto insieme a Philip Weinrobe, che aveva già collaborato con lei in passato, il disco è arrivato in maniera naturale e senza alcuna aspettativa da parte di Adrianne ed è stato registrato totalmente in analogico al Double Infinity nel New England: l’album vede la partecipazione di Nick Hakim (piano), Josefin Runsteen (violino) e Mat Davidson (chitarra, piano, violino).
La strumentazione del disco è in più episodi piuttosto scarna, ma questo non deve per forza essere visto come qualcosa di negativo, anzi permette alla Lenker di aggiungere una certa forza emotiva e ovviamente una buona dose di intimità.
Allo stesso modo non bisogna preoccuparsi particolarmente quando incontriamo un brano come “Fool”, con il suo ritmo più elevato disegnato con la chitarra, mentre non mancano sentimenti e un briciolo di immancabile malinconia.
Anche “Vampire Empire”, che era già stata registrata anche dai suoi Big Thief, ci puo’ sorprendere in un certo senso con la sua vivacità e la sua luminosità costruite con chitarra acustica e violino, ma le emozioni che la statunitense sa trasmettere con la sua musica sono come sempre ben visibili e intense anche in questa canzone.
Il principale singolo “Sadness As A Gift” è davvero un regalo come recita il titolo perché le sue belle melodie e soprattutto i suoi sentimenti sono davvero forti ed entrano immediatamente nel cuore di chi ascolta, trasportandoci su territori country-folk pieni di grazia (delizioso il lavoro del violino qui): anche se, come dice il titolo stesso della canzone, la tristezza è presente, si puo’ comunque respirare un velo di fiducia nella voce di Adrianne e questa è una cosa che riteniamo molto positiva.
“Candleflame”, invece, è un pezzo folk minimalista disegnato solo con piano e chitarra acustica che ci regala un momento di totale intimità, mentre in “Donut Seam”, che contiene alcune parti corali, la Lenker ci dona una piccola perla del suo songwriting con “This whole world is dying, don’t it seem like a good time for swimming, before the water disappears“, in cui la statunitense riflette sulla possibile fine del mondo.
Un disco intimo, toccante e pieno di calore in ogni suo singolo secondo, a volte comunque doloroso e malinconico, “Bright Future” ci porta una Adrienne in eccellente forma che dimostra come sappia sempre mettere il cuore all’interno della sua musica.