Ma sono proprio loro, quei Tin Woodman? Quelli che ci facevano girare la testa tra mille influenze, capaci di spaziare dagli anni ’70 agli anni’80 e ’90, in un super frullato gestito alla perfezione di stili, generi e sound tanto che passare dall’elettronica al glam era tutto tranne che strano?
Si, la risposta è si.
I ragazzi decidono di cambiare registro e di abbracciare un mood acustico: rallentare per ritrovarsi nuovi? Ammorbidire il suono per darci un segnale di cosa succederà in futuro? Piccola pausa prima di ripartire carichi come le molle? Staremo a vedere. Nel frattempo ci godiamo queste dolcezze. Nell’EP ci sono cinque brani che, in 3 casi, vanno a riprendere precedenti uscite ma, forse, la nostra attenzione si posa maggiormente sulla riuscita cover di “Sonnet” dei Verve e “Ponderate Man” che è una ballata dolcissima, dal sapore country-folk, che ci arriva dritta al cuore.
Vi vogliamo bene ragazzi.
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