Novità in casa Staveley-Taylor: “All Now”, che arriva dopo tre anni dall’uscita di “Good Woman“, non è solo il loro primo album per la Communion Records, ma segna anche l’uscita di scena dalla formazione (almeno momentaneamente) di Emily, che è diventata da poco mamma, anche se comunque presta ancora la sua voce in qualche canzone di questo disco.
In questi anni le Staves hanno dovuto affrontare la morte di loro padre e, dopo la defezione di Emily, anche Camilla ha dovuto prendersi una pausa per sconfiggere i suoi problemi sia fisici che mentali.
Alla fine del 2022 Jess è entrata in studio a Hackney e ha incominciato a lavorare da sola: solo in un secondo momento si é unita al processo Camilla e infine è arrivato anche il produttore John Congleton (Sharon Van Etten, Angel Olsen), già con loro per “Good Woman”.
La opening-track e singolo principale “All Now” ci fa capire immediatamente che direzione le Staves stanno cercando di prendere: le armonie sono ovviamente sempre un ingrediente fondamentale nell’economia del loro sound, ma qui oltre alle chitarre ci sono intensi synth che sembrano voler quasi dare un tocco dancey al brano, aumentandone in maniera evidente sia il ritmo che la potenza, mentre l’emotività continua a crescere.
“The Echo” è una delle canzoni più belle presente su questo disco: parla di come andare avanti dopo una perdita e, sebbene si possa sentire la malinconia nella voce delle due sorelle di Watford, c’è tanta anche tanta bellezza e romanticismo, mentre chitarra e piano supportano le loro armonie sempre deliziose.
“After School” ha, invece, un suono più nostalgico che pare volerci portare indietro di qualche decade con un suono ricco con tanto di organo e synth, oltre alle immancabili e sempre gradite armonie e a una sensazione pop molto piacevole
Subito dopo “Great Wave” ha un non so che di cinematografico con un tocco leggero, ma piuttosto cupo e sinistro, prima di esplodere nel coro con un’inaspettata e rumorosa energia.
In “Make A Decision” poi si sente bene la mano di Congleton che aggiunge abbondanti synth che sicuramente fanno guadagnare adrenalina al suono delle Staves, ma allo stesso le voci di Jess e Camilla trovano lo spazio per emergere e risplendere con delicatezza in mezzo all’energia della strumentazione nel coro.
Davvero interessante la progressione delle Staveley-Taylor su “All Now” che, se da una parte riescono ad aggiungere nuovi importanti spunti sonori, dall’altra riescono a rimanere fedeli a loro stesse, graziandoci ancora una volta con le loro magnifiche e immancabili armonie vocali.