Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

PEARL JAM – “Dark Matter”
[Monkeywrench/Republic]
rock

Il successore di “Gigaton“, uscito nel 2020, descritto qualche mese fa dal chitarrista Mike McCready più pesante di quanto ci si aspetti è finalmente tra noi. Sempre McCready sulla produzione affidata a Andrew Watt (The Rolling Stones, Ozzy Osbourne, Post Malone, Miley Cyrus) ha dichiarato:


Quando eravamo in studio con lui l’anno scorso, ci ha davvero preso a calci in culo, ci ha fatto concentrare e ci ha fatto suonare, canzone dopo canzone. Ci è voluto molto tempo per realizzare “Gigaton”, ma questo nuovo non ha richiesto molto tempo. Andrew ci ha detto: “Voi ragazzi ci mettete un’eternità a fare dischi”. Facciamolo, adesso.

e ancora:

Andrew ci ha spinto a suonare in modo duro, melodico e ponderato come facevamo da molto tempo… sento che la batteria di Matt Cameron contiene elementi di ciò che ha fatto nei Soundgarden.

BRUCE SPINGSTEEN – “Best of Bruce Springsteen”
[Columbia]
rock

“Best Of Bruce Springsteen”, con una copertina scattata da Eric Meola durante le sessioni di “Born to Run”, riunisce per la prima volta i brani preferiti degli esordi (“Growin’ Up”, “Rosalita [Come Out Tonight]”), i cavalli di battaglia dei live (“Dancing in the Dark”, “The Rising”), i best seller (“Hungry Heart”, “Born to Run”) e le uscite recenti (“Letter to You”, “Hello Sunshine”).

CLOUD NOTHINGS – “Final Summer”
[Pure Noise]
alternative rock, noise rock

I Cloud Nothings, freschi di firma per la label Pure Noise, svelano oggi i dettagli il nuovo disco “Final Summer” registrato insieme a Jeff Zeigler (Kurt Vile, Nothing, etc), mixato da Sarah Tudzin degli Illuminati Hotties e masterizzato da Jack Callahan.

LUCY ROSE – “This Ain’t the Way You Go Out”
[Communion]
folk, songwriting

Sul suo quinto lavoro la cantautrice britannica ha dichiarato:

Ho prenotato un po’ di tempo nello studio di Paul Weller che mi aveva gentilmente offerto, ma poco prima che ciò accadesse, mi è stato offerto un viaggio last minute a New York per lavorare con il rapper e produttore statunitense Logic. La settimana che ho trascorso con Logic è diventata completamente parte integrante dello spirito con cui mi sono avvicinata a questo disco. Mi ha impresso il concetto di ‘creatività chiusa’ nello scrivere una canzone, e poi anche di ‘creatività aperta’, dove l’esperienza in studio diventa un’esperienza molto più aperta, con fiducia nelle persone intorno a te.

e ancora:

Quando sono tornato in Inghilterra, volevo entrare in quella modalità di creatività aperta e suonare la mia musica con i musicisti di cui mi fidavo intorno a me. Abbiamo suonato e suonato finché le canzoni non sembravano fantastiche. Non c’era fretta, ma è arrivata presto.

A CERTAIN RATIO – “It All Comes Down to This”
[Mute]
alternative rock, dub, post-punk

A meno di un anno dall’ultimo “1982″ gli A Certain Ratio tornano oggi con il loro tredicesimo in studio prodotto da Dan Carey, boss della label Speedy Wunderground

TAYLOR SWIFT – “The Tortured Poets Department”
[Republic]
pop

Nuovo disco per la regina incontrastata del popo: 16 canzoni e una bonus track, arricchite da solo due guest: Post Malone e Florence and the Machine.

MELVINS – “Tarantula Heart”
[Ipepac]
alternative rock

L’album, che esce a due anni di distanza dal precedente “Bad Moon Rising” (2022) e ad uno dal doppio acustico “Five Legged Dog“, è composto da 5 tracce per un totale di 39 minuti ed è così presentato dal leader del trio americano Buzz Osborne:


Il modo in cui ci siamo avvicinati ai “Tarantula Heart” è stato diverso da qualsiasi altro album dei Melvins. Ho chiesto a Dale e Roy Mayorga di suonare insieme a me e Steven su alcuni riff, poi ho preso quelle sessioni e ho capito quali parti avrebbero funzionato e ho scritto nuova musica per adattarle. Questo è un approccio da studio che non abbiamo mai adottato. Di solito abbiamo le canzoni scritte PRIMA di iniziare a registrare!

LOCAL NATIVES – “But I’ll Wait For You”
[Loma Vista]
indie-rock

A distanza di meno di un anno dall’uscita del loro quinto LP, “Time Will Wait For No One“, i Local Natives pubblicano un disco registrato insieme ai produttori John Congleton, Michael Harris e Danny Reisch.

PILLOW QUEENS – “Name Your Sorrow”
[Royal Mountain Records]
alternative-rock

A distanza di due anni esatti dall’uscita del loro ottimo sophomore, “Leave The Light On“, le Pillow Queens si ripropongono con un trionfale terzo album che vede la band irlandese al massimo della loro vulnerabilità e sicurezza, mentre esplorano i temi della queerness, dell’insicurezza, del desiderio e dello strazio, nonché della positività e della forza che possono nascere dal dolore. Prodotto da Collin Pastore (Lucy Dacus, boygenius) presso l’Analogue Catalogue in Irlanda del Nord, la raccolta vede il gruppo tracciare un nuovo territorio e offrire ai fan uno sguardo inedito e disinibito sia sulla loro arte che sulla loro umanità. Con una strumentazione magistrale e un lirismo crudo, il quartetto immerge gli ascoltatori in un mondo sonoro robusto ed emotivamente carico come mai prima d’ora.

BIG|BRAVE – “A Chaos of Flowers”
[Thrill Jockey]
drone metal, drone folk, massive minimalism

Ad appena un anno di distanza dal violento e rumoroso “nature morte”, il ritorno fragoroso dei BIG | BRAVE.

BBYMUTHA – “Sleep Paralysis”
[True Panther]
hip-hop

“Sleep Paralysis”, atteso secondo album della rapper di Atlanta bbymutha, mescola ritmi costanti del sud con ritmi dance / garage del Regno Unito di cui si è innamorata durante un tour rivelatore oltreoceano.

BLUNT CHUNKS – “The Butterfly Myth”
[Telephone Explosion]
alternative country, folk, indie-rock

C’è una profonda tenerezza che permea “The Butterfly Myth”, l’album di debutto dell’artista canadese Caitlin Woelfle-O’Brien. Ognuna delle nove canzoni, senza riserve nella loro bellezza, contiene forza e morbidezza in egual misura; un delicato equilibrio che invita l’ascoltatore a sentirsi sostenuto e riflesso. Immerso nelle ballate lowkey della ricerca soul alt-rock degli anni ’90, spinto da correnti sotterranee r&b senza tempo e sfumato con qualche tocco country, “The Butterfly Myth” riesce a parlare del dolore in un modo che sembra caldo e nutriente.

ADDICT AMEBA – “Caosmosi”
[La Tempesta]
jazz, ethio jazz, blues, afrobeat

“Caosmosi”, disco del collettivo milanese Addict Ameba, ci si muove tra paesaggi desert-blues e afrobeat, con cavalcate latin rock e parentesi ethio-jazz, coinvolgendo all’interno del disco ospiti di primo piano, come il poeta/artista anglo-nigeriano Joshua Idehen (Sons Of Kemet, The Comet Is Coming).

TAMBURI NERI – “La Notte”
[42Records]
cinematic
, psichedelia

Psichedelia, samples vocali, danze tribali, silenzi e rumori, dieci tracce che sono un viaggio nel viaggio, fatto di elettronica di assoluta qualità su cui sono incastonate immagini potentissime, dieci storie che non possono lasciare indifferenti, come una nebulosa di poesia e groove. I Tamburi Neri, tra i progetti più interessanti dell’underground elettronico italiano e internazionale,al secondo disco su 42Records.

COCA PUMA – “Panorama Olivia”
[Dischi Sotterranei/ODD Clique]
dreampop,
elettronica

Tra elettronica, dream pop, ambient e post-rock “Panorama Olivia”, debut album di Coca Puma, è un disco che alterna produzioni eleganti dalle atmosfere oniriche e rarefatte a tracce più oscure e malinconiche.

CLAIRE ROUSAY – “Sentiment”
[Thrill Jockey]
folk, songwriting

L’arco narrativo di questo debut album è guidato da delicati gesti musicali e vulnerabilità artistica, sintetizzando audacemente influenze disparate e inaspettate. Claire Rousay ha realizzato le canzoni di “Sentiment” in varie case, camere da letto, hotel e altri luoghi privati, la sensazione di tempo ed energia trascorsi da soli si irradia da ogni passaggio. L’album è una raccolta di canzoni pop incisive e strazianti che esplorano sentimenti universali con sottigliezza e visione straordinaria.

CHANEL BEADS – “Your Day Will Come”
[Jagjaguwar]
indie, lo-fi

Chanel Beads è il progetto solista del giovane musicista newyorkese Shane Lavers, con un esordio nato tra le ceneri della pandemie durante la quarantena trascorsa da solo nel suo appartamento, circondato solo dal suo computer, synth e strumenti musicali. Amante della club culture londinese e della sua città, il progetto Chanel Beads è cresciuto tra influenze elettroniche e indie-rock di matrice lo-fi.

CADENCE WEAPON – “Rollercoaster”
[MNRK Music Group]
hip-hop

Con il suo sesto album in studio Cadence Weapon sferra la sua incisiva critica sull’espansione di Internet, un ex parco giochi utopico trasformato in una discarica capitalista.

MY DYING BRIDE – “A Mortal Binding”
[Nuclear Blast]
metal

Sono quattordici gli album in studio per la band metal britannica.

LORD SPIKEHEART – “The Adept”
[Haekalu]
elettronica, metal

Costruendo ponti tra la musica pesante africana e le scene elettroniche e metal internazionali, Lord Spikeheart giunge al suo debut album coinvolgendo nel progetto vari produttori e artisti dell’universo bass n’ shred e della nuova sperimentazione sonora.