L’album di debutto dei Maddam si distingue per la sua chiara inclinazione old style verso il garage rock, il punk e il power pop. La band, nella quale troviamo membri di Yonic South, al/paca e Bee Bee Sea, si presenta al mondo con un lavoro composto da nove tracce coinvolgenti, fresche e scoppiettanti, tutte interpretate in lingua inglese.
La scelta stilistica dei Maddam si radica in sonorità che richiamano l’essenza dei più “alternativi” anni ’90, un decennio che ha visto fiorire realtà musicali di spicco nei generi presenti nel DNA del quartetto lombardo. L’album si caratterizza per la dedizione alle melodie “furbette” e per una particolare cura nella costruzione dei ritornelli, elementi che giocano un ruolo fondamentale nella struttura delle canzoni.
Influenze di band rilevanti del passato, quali Fountains of Wayne, Teenage Fanclub e The Pastels, si possono percepire nell’approccio musicale dei Maddam, che provano a dare una forma definita a un sound tanto moderno quanto vintage, intriso di suggestioni figlie anche degli anni ’60 e ’70. Questo elemento di retrospettiva musicale contribuisce in maniera determinante a definire l’identità del gruppo. La band di Castel Goffredo si affaccia sulle scene con un lavoro ben fatto e piacevole, proponendo un’esperienza d’ascolto che si nutre tanto del passato quanto del presente.
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