Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
CAMERA OBSCURA – “Look to the East, Look to the West”
[Merge]
indie-pop
Questo nuovo full-length della storica band indie-pop scozzese, il primo in undici anni (il precedente, “Desire Lines“, era uscito a giugno 2013), è stato prodotto da Jari Haapalainen, con cui i Camera Obscura avevano più volte collaborato in passato. Un comunicato stampa assicura che l’album vede il gruppo di Glasgow tornare “alle origini”, senza arrangiamenti di archi o fiati.
KAMASI WASHINGTON – “Fearless Movement”
[Young]
jazz
Il nuovo lavoro di Kamasi Washington a differenza dei precedenti che affrontavano idee cosmiche e concetti esistenziali si concentra sul quotidiano, sull’esplorazione della vita sulla Terra. Questo cambio di prospettiva è dovuto in gran parte alla nascita del primo figlio di Washington alcuni anni fa. Nell’album troviamo anche la figlia di Washington, che ha scritto la melodia di “Asha The First” durante alcune delle sue prime sperimentazioni al pianoforte, oltre a una serie di collaboratori nuove e di vecchia data. André 3000 appare al flauto, George Clinton presta la sua voce, così come BJ The Chicago Kid, il rapper di Inglewood D-Smoke e Taj e Ras Austin di Coast Contra, i figli gemelli della leggenda della West Coast Ras Kass. Washington ha inoltre reclutato amici e collaboratori storici come Thundercat, Terrace Martin, Patrice Quinn, Brandon Coleman, DJ Battlecat e altri ancora.
JESSICA PRATT – “Here in the Pitch”
[Mexican Summer]
songwriting
“Here In The Pitch”, nuovo disco della misteriosa cantautrice statunitense ci aveva già stregato con il suo omonimo esordio del 2012, il primo dopo 5 anni, è inspirato dalla fine dell’epoca hippie a Los Angeles, nasce dall’ossessione della Pratt per le figure emblematiche del lato oscuro del sogno californiano e segue di cinque anni il precedente “Quiet Signs” (2019).
THE LEMON TWIGS – “A Dream Is All We Know”
[Captured Tracks]
alternative-rock, indie
Con “A Dream Is All We Know” i fratelli Michael e Brian D’addario (24 e 26 anni), al loro quinto LP, esplorano arrangiamenti in levare e scintillanti che vivono in uno spazio immaginario che chiamano Mersey Beach: il ponte sonoro tra Liverpool e Laurel Canyon. Lasciandosi alle spalle gli arrangiamenti a base di corde di nylon di “Everything Harmony”, “A Dream Is All We Know” rivisita alcuni degli stili che i fratelli hanno introdotto per la prima volta in “Do Hollywood”, abbinando la teatralità del canzoniere di Lennon–McCartney a narrazioni contemporanee, esplosivi riff di chitarra elettrica, nonché alle armonie solari e alle ingegnose tecniche di registrazione della famiglia Wilson.
BROADCAST – “Spell Blanket – Collected Demos 2006 – 2009”
[Warp]
dream, alternative
“Spell Blanket” raccoglie canzoni e bozze recuperati dal vasto archivio della compianta Trish Keenan. Le registrazioni gettano le basi per quello che sarebbe dovuto essere il quinto album di Broadcast, offrendo una finestra sul processo creativo di Trish e James durante il periodo post-“Tender Buttons” che va dal 2006 al 2009.
DUA LIPA – “Radical Optimism”
[Warner]
pop
Kevin Parker (Tame Impala), Danny L Harle, Tobias Jesso Jr., Caroline Ailin tra i collaboratori di un disco che stando alle dichiarazioni della sua autrice è influenzato da Massive Attack, Oasis, Primal Scream e Blur.
MDOU MOCTAR – “Funeral for Justice”
[Matador]
alternative-rock
Registrato dopo due anni trascorsi in tour per il mondo dopo l’uscita di “Afrique Victime” del 2019, l’album presenta il quartetto nigerino in stato di grazia. La musica è più rumorosa, veloce e selvaggia, gli assoli di chitarra sono incendiati dai feedback e i testi sono appassionatamente politici. Nulla è trattenuto o attenuato. Le canzoni di “Funeral For Justice” parlano senza mezzi termini della situazione del Niger e del popolo Tuareg.
FRANK TURNER – “Undefeated”
[Xtra Mile Recordings]
folk-rock, songwriting
Trovando il punto d’incontro tra la schiettezza giovanile e la sopravvivenza alle sfide della mezza età, “Undefeated” è un disco che esplora sia argomenti emotivamente convincenti che riflessioni più leggere su quei problemi che alla fine si presentano alla maggior parte di noi: chi si è rispetto a chi si voleva essere in gioventù, l’amore che cambia la vita, le amicizie che si affievoliscono, la nostalgia malinconica, le ricadute mentali e le conseguenze politiche che ancora persistono dall’era della pandemia e la questione più prosaica del mal di schiena persistente.
CESARE BASILE – “Saracena”
[Viceversa Records]
songwriting
Cesare Basile, uno dei più importanti cantautori italiani in attività, torna finalmente con un nuovo album di studio, a un trentennio esatto di distanza dal suo esordio da solista e a un lustro dal precedente “Cummeddia”. Lo fa con il suo disco più scuro e sperimentale di sempre, un lavoro scaturito così come un flusso unico, da fruire e possibilmente abitare come fosse un’unica canzone, sebbene divisa in più parti, otto, corrispondenti a sei pezzi cantati e due interamente strumentali. Guidato appunto dal filo rosso dell’esodo, della perdita e della nostalgia, Basile sapeva di stare scrivendo un solo testo, quindi non ha fatto altro che distribuirlo in varie stanze.
IL SOGNO DEL MARINAIO – “Third”
[Improved Sequence]
alternative-rock
Torna in pista la band formata dall’ex-Minutemen Mike Watt, Stefano Pilia (ex-Massimo Volume) e Paolo Mongardi (Zeus!, Fuzz Orchestra). Il nuovo lavoro del trio vede la collaborazione di Ramon Moro alla tromba e Petra Haden alla voce ed è stato mixato da thighpaulsandra (Coil, UUUU, Spiritualized).
KACY HILL – “Bug”
[Nettwerk]
songwriting, folk-pop
Folk cantautorale, etereo dream-pop, sprazzi di americana da Phoenix Kacy Hill al suo quarto disco in studio.
CHARLOTTE DAY WILSON – “Cyan Blue”
[Stone Woman Music]
songwriting, r&b
A tre anni di distanza dall’ottimo debut “Alpha” nuovo disco per la cantautrice e polistrumentista di Toronto.
CAMENS – “Work/Life/Balance”
[Regent Street Records]
indie-pop
Dopo tanti anni di gavetta, un numero infinito di concerti e tantissimi singoli realizzati, i Camens debuttano con il loro primo full-length. La band indie-pop di Stoke-On-Trent scrive sui suoi canali social:
Questo album è il culmine di tutto quello che abbiamo passato finora: anni di duro lavoro, anni di concerti, anni di apprendimento, anni di amore nel fare musica insieme. Non c’è bisogno di dire che siamo molto orgogliosi di essere arrivati a questo punto… Non vediamo l’ora di condividere il nostro disco con voi! Per i gruppi che non hanno un grande sostegno finanziario è un’impresa realizzare un album nell’industria musicale di oggi, per non parlare delle classifiche… Questo è il sogno. Quindi… se vogliamo farlo, abbiamo bisogno di TUTTI VOI!
KELLY JONES – “Inevitable Incredible”
[Stylus Records / Ignition Records]
songwriting
Dopo diciassette anni dal suo debutto solista, “Only The Names Have Been Changed”, Kelly Jones torna con un nuovo LP. “Inevitable Incredible” segna un’audace svolta stilistica per Kelly Jones, da tempo affermato come uno dei cantanti e autori più prolifici, di successo e amati del Regno Unito. La sua voce è immediatamente riconoscibile, ma in questo LP Kelly mostra una tenerezza e una vulnerabilità che evidenziano un’ampiezza e una profondità vocale che a volte viene messa in ombra dai familiari inni rock degli Stereophonics. I paesaggi sonori cinematografici e widescreen guidati dal pianoforte sono qualcosa di nuovo e audace per Jones. È una canzone che mostra un autore che si spinge al di fuori della sua zona di comfort e con una vulnerabilità che non è spesso associata a un artista importante a un quarto di secolo di una carriera di grande successo e di grande storia.
LIGHTNING BUG – “No Paradise”
[autoprodotto]
indie-rock
Sono passati quasi tre anni dall’uscita del loro ottimo terzo LP, “A Color Of The Sky“, e ora i Lightning Bug pubblicano il nuovo “No Paradise”. La cantante e songwriter Audrey Kang ha scritto le dodici canzoni che compongono l’album dopo un viaggio in moto di 4000 miglia dal Messico a New York.
HANA VU – “Romanticism”
[Ghostly]
indie pop-rock
Secondo disco in studio tinto di forti richiami a Soccer Mommy, Torres e Japanese Breakfast per la cantautrice losangelina classe 2000.
BLUSHING – “Sugarcoat”
[Kanine]
alternative-rock
Il terzo album dei Blushing vede la partecipazione di Jeff Schroeder (ex-Smashing Pumpkins). Influenzati da gruppi diversi come Elastica, Curve, Veruca Salt, Lush, The Breeders e Smashing Pumpkins, le note stampa ci dicono che la band evoca i migliori elementi del rock alternativo del passato, incorporando al tempo stesso anche elementi più moderni.
IBIBIO SOUND MACHINE – “Pull the Rope”
[Merge]
afrobeat, funk
“Pull the Rope”, il nuovo disco degli Ibibio Sound Machine, getta sotto una nuova luce la formazione guidata da Eno Williams e Max Grunhard. La speranza, la gioia e la sensualità rimangono elementi centrali della loro musica, ma le sonorità ora sembrano spostarsi da luoghi solari e pieni di allegria di un festival illuminato dal sole ad una sudata e buia pista di una discoteca notturna. L’atmosfera è cambiata, ma ti stai ancora divertendo tantissimo.
KEE AVIL – “Spine”
[Constellation]
art-rock, alternative, experimental, post-punk, electronic
“Spine” è il secondo lavoro nato dalla mente della cantante, chitarrista e produttrice di Montréal Vicky Mettler conosciuta musicalmente come Kee Avil. Il disco esce su Constellation autentica istuzione quando si parla di scena rock sperimentale canadese.
CHANTAL ACDA & THE ATLANTIC DRIFTERS – “Silently Held”
[Challenge Records]
songwriting, jazz
“Silently Held” è una danza tra Bill Frisell (USA), Thomas Morgan (USA), Shahzad Ismaily (USA), Colin Stetson (USA-CA) e Chantal Acda (BE). Nel tranquillo abbraccio della musica, Chantal svela un ritratto crudo e autentico della vulnerabilità, dove ogni difetto e sentimento è tenuto nascosto.
MAMMOTH PENGUINS – “Here”
[Fika]
indie-pop
Quarto album per il power pop trio guidato da Emma Kupa voce e bassista degli ottimi Standar Fare di Sheffield. Reminiscenze pop dei Beths, dissonanze indie alla Land of Talk e il weird rock chitarristico alla Weezer, i Mammoth Penguins si impogono come i nostri nuovi miti indie-pop… dopo tutto escono su Fika Recordings assoluta certezza di queste sonorità.
JAWNINO – “40”
[True Panther]
hip-hop
Tra ritmi jungle e groove grime il debut album del rapper londinese.