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Michael Riesman e Godfrey Reggio arriveranno in esclusiva venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 giugno al Ravenna Festival per proporre la trilogia di Philip Glass e Godfrey Reggio con la prima esecuzione mondiale della orchestrazione di Naqoyqatsi.

Attraverso le sue opere, le sinfonie, le composizioni per il suo ensemble e le ampie collaborazioni con artisti che vanno da Twyla Tharp ad Allen Ginsberg, da Woody Allen a David Bowie, Philip Glass ha avuto un impatto straordinario e senza precedenti sulla vita musicale e intellettuale del suo tempo. Le sue opere sono state rappresentate in tutti i principali teatri del mondo.

Philip Glass ha scritto musica sia per il teatro sperimentale sia per film premiati con l’Oscar come “The Hours” e “Kundun” di Martin Scorsese. In tutto questo, ad oggi, il Philip Glass Ensemble potrebbe essere considerato l’incontro più radicale e influente tra suono e visione soprattutto per merito della Trilogia.

Glass è il primo compositore a conquistare un pubblico ampio e multigenerazionale nel teatro d’opera, nella sala da concerto, nel mondo della danza, nel cinema e nella musica popolare – contemporaneamente. Le sue collaborazioni, infatti, personali e professionali, con i principali artisti del rock, del pop e della world music risalgono agli anni Sessanta, compreso l’inizio del suo rapporto di collaborazione con l’artista Robert Wilson.

Nato nel 1937 ed è cresciuto a Baltimora. Ha studiato all’Università di Chicago, alla Juilliard School e ad Aspen con Darius Milhaud. Ritenendosi insoddisfatto di gran parte della musica moderna di allora, si è trasferito in Europa, dove ha studiato con la leggendaria pedagoga Nadia Boulanger (che ha insegnato anche ad Aaron Copland, Virgil Thomson e Quincy Jones) e ha lavorato a stretto contatto con il virtuoso del sitar e compositore Ravi Shankar. Nel 1967 torna a New York e forma il Philip Glass Ensemble: sette musicisti che suonano tastiere e una varietà di fiati, amplificati e alimentati da un mixer.

Il nuovo stile musicale che Glass stava sviluppando fu poi soprannominato “minimalismo”. Glass stesso non ha mai amato questo termine e ha preferito parlare di sé come di un compositore di “musica con strutture ripetitive”. Gran parte dei suoi primi lavori si basavano sulla reiterazione prolungata di brevi ed eleganti frammenti melodici che si intrecciavano in un arazzo auditivo. O, per dirla in altro modo, immergeva l’ascoltatore in una sorta di tempo sonoro che si attorcigliava, girava, circondava, si sviluppava.

Non c’è nulla di “minimalista” nella sua produzione degli ultimi 25 anni, infatti, Glass ha composto più di 25 opere: 12 sinfonie, tre concerti per pianoforte e concerti per violino, pianoforte, timpani, quartetto di sassofoni e orchestra, colonne sonore per film che vanno dalle nuove partiture per i classici stilizzati di Jean Cocteau al documentario di Errol Morris sull’ex segretario alla Difesa Robert McNamara. Ha collaborato, tra gli altri, con Paul Simon, Linda Ronstadt, Yo-Yo Ma e Doris Lessing.

Questo il programma:

venerdì 21 giugno

TEATRO ALIGHIERI, ore 21

Koyaanisqatsi: Life out of Balance

Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”

proiezione del film di Godfrey Reggio “Koyaanisqatsi: Life out of Balance

Philip Glass Ensemble
ORT – Orchestra Regionale Toscana
direttore Michael Riesman
produzione di Ravenna Festival

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sabato 22 giugno

TEATRO ALIGHIERI, ore 21

Powaqqatsi: Life in Transformation

Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio
proiezione del film di Godfrey Reggio “Powaqqatsi: Life in Transformation”

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domenica 23 giugno

TEATRO ALIGHIERI, ore 21Naqoyqatsi: Life as Warvioloncello Erica Piccottiproiezione del film di Godfrey Reggio “Naqoyqatsi: Life as War”

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