L’incipit che mi sovviene in primis nel riferirmi alla grande novità nel veronese di quest’anno, l’apertura dell’hi fi bar “Venyer” , è una domanda che mi sono assai spesso posto tra me e me ogni qual volta mi ritrovavo, solo o in compagnia di altre persone, in un locale pubblico.
Quante e quante volte infatti mi accorgevo d’istinto di far caso al tipo di musica che veniva trasmesso e la fatidica considerazione che mi ponevo era sempre la stessa “chissà quanti come me si stanno interessando al tipo di musica che stanno ascoltando , mentre sorseggiano un cocktail”.
Un’insofferenza, ormai endemica, nel constatare che quasi sempre la musica trasmessa fosse sempre più o meno la medesima, veicolata in modo impersonale e stantio e una gran voglia di trovare un luogo dove per una volta la musica, al di là del mio gusto personale, fosse posta al centro dell’ attenzione e fosse proposta in maniera più vivida , dinamica e passionale.
E’ per questo motivo che ho accolto con entusiasmo e un senso di sollievo l’apertura del “Venyer” , che già nell’autodefinirsi “hi-fi listening bar” traccia delle coordinate identitarie ben precise.
Posto che ho avuto fin da subito modo di visitare più volte il nuovo locale, non mi sono lasciato però sfuggire l’occasione di conversare informalmente con il gestore del locale, che non a caso si è scoperto essere un grande appassionato di musica, in modo da poter integrare le mie impressioni con il suo racconto di vita.
Le visite al locale e le opinioni scambiate con Giuliano hanno portato insieme il tutto verso un’unica direzione: la passione , da una parte per la musica, al centro di un vero e proprio “progetto” e dall’altra per i prodotti di qualità che vengono serviti agli avventori, a cui si spera di solleticare la curiosità verse proposte musicali variegate e non giocoforza convenzionali. E’ sufficiente spulciare nel programma che settimanalmente viene proposto per notare la versatilità delle proposte e la cura nella programmazione musicale.
Programmazione musicale che pone al centro il vinile, quasi come un feticcio, per ricordare ai clienti il suono caldo ed avvolgente dell’analogico, che possa essere in linea con l’atmosfera che si vuole creare all’interno del locale, con attenzione nella scelta dei prodotti, per la preparazione in particolare di cocktail.
“Venyer” si trova a Sommacampagna, in provincia di Verona, una scelta sia di “cuore” (essendo la città natale di Giuliano) sia strategica, considerando che si trova al crocevia di diverse provenienze ed ad un passo dal casello autostradale. Il progetto affonda le sue radici da un lutto autorevole, da quella che fu l’associazione culturale Lucignolo, ma si ricollega nel rendere concreto qui in Italia un’idea che Giuliano ha visto sviluppata all’estero, quella del già citato “hi-fi listening bar”, se pur con declinazioni diverse.
Concept che lui stesso ha potuto verificare di persona, in viaggi di vera e propria esplorazione, organizzati all’uopo per scoprire gli hi-fi bar, cercando di carpirne dal vivo le caratteristiche diverse ma la comune essenza (citiamo a titolo esemplificativo le visite mirate in quel di Parigi). Tutto questo per portare quest’idea in quel di Verona e poter finalmente avere anche noi un “hi-fi bar”, luogo di incontri con la passione della musica come punto di riferimento. Se infatti inizialmente l’apertura era pensata per il classico “cocktail bar”, l’amore per la musica ha portato all’evoluzione verso l’ “hi-fi bar”, dove musica e cocktail si fondono assieme e dove la musica stessa, come un mantra, è costante colonna sonora della propria vita.
Questo sogno si è avverato con la recente apertura di “Venyer“, grazie alla ristrutturazione di Villa Venier e la concessione di spazi atti allo sfruttamento sì commerciale ma anche culturale e, tra questi spazi, in seguito alla vincita nel bando di assegnazione, l’hi-fi bar è diventato realtà.
All’entrata del locale chiunque rimarrà colpito dall’arredamento elegante e caloroso, un’esposizione importante di vinili, con una consolle d’eccezione dove l’ascolto non pregiudica il colloquio tra i clienti, dato che è stata posta particolare perizia, nella progettazione, all’insonorizzazione, per una perfetta mediazione tra l’asettico studio di registrazione ed il locale frequentato.
E’ presente una seconda sala, più intima, per un colloquio più distensivo ma anche per un’ idea in nuce allettante ossia quella di poter presentare libri in loco nonché ospitare artisti per session listening mirate. Ad oggi la programmazione prevede, come già sovra detto, dj set dal giovedi alla domenica sera, ma sarà allargata a stretto giro anche ad esibizioni live, nonché è prevista a breve l’apertura dello spazio all’aperto adiacente al locale.
In previsione trovo assai interessante citare il fatto che saranno presentati, probabilmente a cadenza mensile, dei focus su album specifici, che verranno pure messi in vendita direttamente nel locale. Appassionati di musica, senza pregiudizi su generi musicali, oltre a continuare a seguire gli artisti nei live tour, prendete nota, esiste ora un “hi-fi bar”, contro il logorio del moderno sottostimato generale grado di attenzione.