Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

KING HANNAH – “Big Swimmer”
[City Slang]
indie-rock

Il loro EP di debutto “Tell Me Your Mind and I’ll Tell You Mine” catturò immediatamente l’attenzione dei media più attenti. Poi l’album “I’m Not Sorry, I Was Just Being Me” concluse l’opera e questi due giovani musicisti si ritrovarono catapultati sotto i riflettori. In Italia la band ha riscosso grandi riconoscimenti di critica e pubblico. Ora c’è da confermare quanto di buono realizzato fin qua. E il primo passo, title track del nuovo album, ci sembra perfetto. Tra quell’inizio sommesso e sussurrato e il finale nel quale le chitarre inacidite rimandano ai Crazy Horse, c’è tutto il loro mondo in evoluzione.

ALAN VEGA – “Insurrection”
[In the Red]
post-punk, synth, new-wave

Alan Vega, la metà canora del duo synth-punk newyorkese Suicide, è scomparso nel 2016. Vega ha pubblicato una manciata di album da solista negli anni ’90, tornando alla musica elettronica minimale che aveva realizzato con i Suicide, e ha lasciato dietro di sé altre registrazioni mai pubblicate. Nel 2021 è finalmente arrivato l’LP solista perduto di Vega, “Mutator” e ora ne arriva un altro. I brani contenuti nell’LP “Insurrection“, di prossima pubblicazione, risalgono alla fine degli anni ’90, il periodo immediatamente successivo alla registrazione di “Mutator”. E’ stato condiviso il video di “Mercy”, diretto dall’ex membro dei Jesus And Mary Chain Douglas Hart e interpretato dai modelli Mateen Ismail e Helena Gawrzyalska.

BAT FOR LASHES – “The Dream of Delphi”
[Mercury KX]
pop, dream-pop

Dopo quasi cinque anni dall’uscita di “Lost Girls“, Bat For Lashes pubblica oggi il sesto LP: “The Dream Of Delphi“ prende il nome da sua figlia, nata in California durante il lockdown nell’estate del 2020. Natasha Khan spiega:

Pensavo che la maternità mi avrebbe allontanato dalla mia arte, ma mi ha aperto un mondo enorme.

RICHARD HAWLEY – “In This City They Call You Love”
[BMG]
crooner, songwriting, pop

Decimo album in studio per Richard Hawley che descrive così questo nuovo “In This City They Call You Love”:

Ho fatto tre album in cui avevo il titolo prima ancora di iniziare a registrare, in cui avevo un programma. Uno era “Truelove’s Gutter”. Un altro è stato “Standing At The Sky’s Edge”, quando volevo alzare il volume e rendere la musica molto più aggressiva, e poi questo. Volevo che fosse in qualche modo multicolore, concentrandomi sulla voce e su ciò che le voci possono fare insieme. Ho deliberatamente suonato solo una manciata di assoli di chitarra per mantenere l’attenzione sulle voci, sulla canzone e sullo spazio.

BERNARD BUTLER – “Good Grief”
[355 Recordings]
rock

A circa 25 anni di distanza dal suo ultimo disco solista, “Friends And Lovers” usciva nel 1999, Bernard Butler, storico chitarrista dei Suede ma soprattutto apprezzato produttore e collaboratore di artisti come David McAlmont, The Libertines, Ben Watt, Jessie Buckley, ha annunciato la pubblicazione del nuovo album “Good Grief“. “Good Grief”, suo terzo lavoro in solo, Butler dichiara:

Per un bel po’ ho portato le cicatrici e ho avuto paura. Ero felicemente distratto e gioiosamente coinvolto da così tanta musica. Mi sono reso conto che il solo fatto di essere lì era più di quanto avessi mai sperato. Ho dato molto agli altri, ma mi sono reso conto che la mia storia era definita da ciò che ero, piuttosto che da ciò che sono. Mi sono posto un obiettivo commerciale modesto, di grande aspettativa creativa: esibirmi davanti a 10 persone senza essere imbottigliato, per poi trovarne 11 la sera successiva. Così inizia la disfatta del mio imbarazzo. Scriverei come pensavo e canterei come scrivevo finché le bottiglie non volassero. E così sono arrivate le canzoni.

MAYA HAWKE – “Chaos Angel”
[Mom+Pop]
dream-pop

“Chaos Angel” è il terzo album della Hawke e arriva dopo “Moss” del 2022. Con la produzione di Christian Lee Hutson, collaboratore di lunga data, e i contributi di Benjamin Lazar Davis e Will Graefe, l’album parla “dell’innamorarsi, del mandare tutto a puttane e del rialzarsi di nuovo“, così si legge nel comunicato stampa. Parlando dei temi di “Chaos Angel”, la Hawke ha spiegato di aver immaginato una figura soprannominata “angelo del caos“, a cui è stato detto che è “un dio dell’amore“, ma che scopre di aver creato solo caos e distruzione.

WILLIE NELSON – “The Border”
[Legacy]
folk, songwriting

A distanza di appena otto mesi dall’uscita di “Bluegrass”, Willie Nelson torna oggi, il giorno del suo novantunesimo compleanno, con il suo settantacinquesimo LP. Il disco contiene quattro pezzi inediti scritti dallo stesso Nelson insieme al produttore Buddy Cannon oltre a interpretazioni di altre canzoni.

RICHARD THOMPSON – “Ship To Shore”
[New West Records]
folk, songwriting, country

Quando Richard Thompson ha iniziato a scrivere canzoni per questo “Ship to Shore”, l’artista è stato istintivamente attratto dalle proprie radici musicali, impiegandole al servizio della creazione di una raccolta di 12 tracce profonda e diversificata che attinge da vari stili, generi ed epoche: motown, jazz, country, folk.

AROOJ AFTAB – “Night Reign”
[Verve]
elettronica

In “Night Train” la voce della produttrice pakistana Arooj Aftab, accompagnata da un’intricata strumentazione, guida gli ascoltatori attraverso l’oscurità, offrendo momenti di introspezione e possibilità. “Night Train”, al quale colloborano Cautious Clay e Moor Mother, è un’opportunità per immergersi nella bellezza e nel mistero della musica profonda, uscendone rinnovati e trasformati.

THOU – “Umbilical”
[Sacred Bones]
sludge metal

I maestri dello sludge metal band da Baton Rouge, Louisiana, pubblica il successore di “Magus” (2018), capolavoro del genere e tra i dischi di confine della scena metal più apprezzati degli ultimi anni.

GNOD – “Old Faithful”
[Ruination]
alternative-rock, psychedelic

Composto da cinque tracce, “Old Faithful” si allontana dagli esperimenti più intensi e basati sul rumore dell’ultimo “Hexen Valley” del 2022, con Paddy Shine della band che afferma che il nuovo album suona come i vecchi GNOD e i nuovi GNOD allo stesso tempo in una dichiarazione.

IDAHO – “Lapse”
[Arts & Crafts]
slowcore, folk

I paladini dello slowcore, guidati dal polistrumentista Jeff Martin, al primo disco in oltre tredici anni. L’ultimo disco cult della band, “You Were A Dick”, è uscito nel 2011.

THE BIRD CALLS – “Old Faithful”
[Ruination]
songwriting, folk

Una nuova collezione di fragili gemme folk firmate dal songwriter di New York Sam Sodomsky.

WABEESABEE – “Isole
[Pulp Dischi]
alternative rock

Black music, caratterizzata da sonorità R&B e influenze gospel, nel secondo lavoro del duo formato da Saverio Baiocco ed Andrea Mariottini.

HALF WAIF – “Ephemeral Being” EP
[Anti-]
songwriting, indie-rock

Già componente dei Pinegrove e moglie del batterista della band del New Jersey Zack Levin, Half Waif ha finora pubblicato ben cinque album con questo moniker, il più recente dei quali è “Mythopoetics“, uscito a luglio 2021: Nandi Rose Plunkett, diventata da poco mamma, torna ora con un nuovo EP, “Ephemeral Being“ prodotto da Nandi insieme a Zubin Hensler, il suo nuovo lavoro è stato poi mixato da Andrew Sarlo (Big Thief, Courtney Marie Andrews, Hovvdy) e dallo stesso Hensler.