Allora, mò non è che uno si aspettasse un gran film, ma è proprio una catastrofe. Da gustare pertanto fino all’ultimo grammo di cringe che può offrire.
Riprese droniche, ralenti e effetti visivi livello filtrino di instagram, color grading esasperato, pioggia di scene di sesso tipo soft porn anni ’90 e techno di serie D vengono abusati per raccontarci la storia di un corriere di una rete di riclaggio di denaro rubato ai contribuenti spagnoli nei primi anni ’00. Attori affermati del panorama cinematografico di Spagna come Luis Tosar e Luis Zahera vengono ridotti a macchiette e messi vicino a nuove leve francamente risibili, a partire dal sovraeccitato protagonista Aron Piper – ancora più irritante nella parte col baffetto.
Quest’ultimo fa anche da antipaticissima voce narrante a inserti documentaristici dei vari politici arrestati duranti le varie crisi recenti del mercato spagnolo, messì lì per dare al tutto un tono a-là McKay e che invece finiscono per rendere tutta la visione ancora più urticante.
Meravigliosamente ridicolo.