Dopo aver sperimentato forme sonore che spaziavano dal pop pseudo-canonico all’elettronica più alternativa – ed in particolar modo nelle ultime due uscite discografiche “Care” (2016) e “The Anteroom” (2018) – Tom Krell, aka How To Dress Well, si è preso una lunga pausa dall’universo patinato delle sette note.
Ogni artista, infatti, di tanto in tanto, necessita di una boccata d’ossigeno per rigenerare corpo, anima e (soprattutto) creatività. Detto ciò, How To Dress Well ritorna sulle scene musicali con un album – “I Am Toward You” – piuttosto riflessivo che si rifà un po’ alle sue origini musicali. Il disco in questione, infatti, combina geniali campionamenti ambient ed il solito approccio meticoloso del Nostro in un mix che risulta amabilmente letale per chi ascolta.
Appare altresì lapalissiano che l’elemento della spiritualità risulti pressoché preponderante nella nuova fatica del caro vecchio Tom. Poco da dire. Del resto, basta ascoltare brani quali “Nothingprayer” e la stessa “The Only True Joy On Earth” per rendersi conto di trovarsi di fronte a dei veri e propri inni elettronici, che ripetono le stesse parole più e più volte come un canto arcaico, mentre la musica gira intorno come una giostra spaziale.
Nella traccia d’apertura, invece, “New Confusion”, il santino di Brian Eno viene messo in bella mostra dall’essenzialità di un sound che trasporta l’ascoltatore in un macrocosmo fatto di lucentezza sonora. “I Am Toward You”, in pratica, è uno di quei dischi in cui immergersi più e più volte per riuscire a scorgerne le pieghe più nascoste, ma non per questo meno significative o accattivanti. “No Light” è una sorta di ponte levatoio fra il sopraccitato “The Anteroom” e questo “I Am Toward You”. Non solo.
Quest’ultimo, infatti, rappresenta uno dei (pochi) pezzi presenti nell’album in cui la forma canzone più abituale viene rivestita con le intuizioni spettrali di Krell, dando vita ad un brano che rappresenta, indubitabilmente, uno degli episodi più riusciti del sesto album in studio dell’artista originario del Colorado. Brani come “The Only True Joy On The Earth” e “A Secret Within The Voice”, vanno a concludere degnamente un’opera che si eleva ben al di sopra della sufficienza proprio per il suo essere, allo stesso tempo, accessibile ed ancestralmente variegata.
In definitiva, How To Dress Well ha realizzato un disco che si distacca dai suoi precedenti lavori e che va a scandagliare degli orizzonti sonori ancora inesplorati.