I deary hanno pubblicato (in un 7″ flexi disc limited edition) “The Moth“, il loro primo materiale inedito dopo l’omonimo EP di debutto dello scorso anno.
Prodotto dalla band insieme a Iggy B, registrato al 4AD studio di Londra e al Bella Union studio di Brighton e masterizzato da Simon Scott degli Slowdive, il brano vede la band attraversare quella che potremmo definire una metamorfosi sonora.
Ballabile, incalzante, non certo eterea o delicata, anzi. A me sono quasi venuti in mente gli Scorn di “Evanescence”.
“The Moth” è diretta, con un breakbeat stridente, più Curve che Cocteau Twins come dice la Sonic Cathedral stessa.
Ci siamo concentrati molto sul ritmo
dice Ben Easton della band.
Ci sono contro-melodie e percussioni fuori ritmo. È tutto molto denso e immediato, con poco spazio per respirare, il che aumenta la claustrofobia.
Volevo scrivere dell’attrazione per le cose che non ci fanno bene,
chiarisce la cantante Dottie a proposito del testo della canzone.
Tuttavia, quella fugace sensazione di immortalità è troppo allettante per volare via.
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