Il futuro sembra roseo per Michael Head che aggiunge un altro capitolo alla sua rinascita musicale e personale che l’ha portato, dopo quarant’anni di onorata carriera, ad ottenere un posto nella Top 10 inglese con l’album precedente, “Dear Scott“, registrato con la The Red Elastic Band sodalizio musicale che dura dal 2013.

Un successo più che meritato per il musicista di Liverpool  ex Pale FountainsShack e Strands,  reduce da un periodo estremamente difficile (come lui stesso ha raccontato in una lunga, onesta intervista al Guardian) definitivamente superato grazie al nuovo disco “Loophole” prodotto ancora una volta da Bill Ryder-Jones agli YAWN Studios di West Kirby.

Dodici brani che vedono Head e soci piuttosto in forma, in grado come sempre di regalare eleganti melodie pop – rock raccontando storie di vita vissuta e personaggi fuori dagli schemi come la vicina di casa descritta in  “Shirl’s Ghost” ad esempio o il viaggio nel tempo dell’altro singolo “Ciao Ciao Bambino”.  La dolente “Ambrosia” ricorda invece il periodo degli Shack ed è stata scritta poco prima della morte del batterista Iain Templeton nel 2022.

Nonostante tutto è un Michael Head decisamente ottimista quello di “Loophole” che celebra i sentimenti in una dolce ballata come “Tout Suite!” “a big fuck-off love song” (parole sue) e riesce finalmente a suonare un accordo jazz che Roddy Frame degli Aztec Camera aveva provato a insegnargli nel 1982, oggi riproposto in “You Smiled at Me”.

Brani orchestrali (“A Ricochet Moment” uno dei migliori) e atmosfere tex – mex,  momenti dolcemente psichedelici (“Connemara”)  jazz (“You’re A Long time Dead”) e la grinta di “The Human Race”, “Naturally It’s You” altrettanto valida nella sua semplicità.

Pezzi di un mosaico musicale che va di pari passo con l’autobiografia (“Ciao Ciao Bambino: A Magical Memoir”)  in uscita il prossimo quindici  agosto, con i demoni che sembrano finalmente esorcizzati, chiusi tra quelle pagine.