E’ un dream-pop che taglia a fette l’aria quello di Darksoft da Portland (nel Maine). I dieci brani che vanno a comporre “Relativism”, infatti, si muovono su delle coordinate sognanti che trasportano – chi ascolta – in un universo fatto di magiche linee di chitarra e di un immaginario shoegaze dannatamente evocativo.

“Live And Let Live”, per esempio, rappresenta una sorta di nostalgico inno in cui la quotidianità viene scandagliata in ogni sua forma e virtù, mentre “Day In The Life” gira intorno ad un refrain che è allo stesso tempo sia epico che sognante. “Nothing’s Gonna Change”, invece, sembra uscita direttamente dalla colonna sonora di una comedy anni Novanta.

Quella di Darksoft è musica per palati a caccia di un dreamy eseguito come Dio comanda e di riff che nuvoleggiano nell’atmosfera come idee illuminanti. “Tomorrow Is Another Day” è la ballad delle ballad: poetica, malinconica, con un finale in crescendo che riesce a strappare l’anima a suon di note sfavillanti.

Insomma, “Relativism” è un disco da ascoltare con grande voracità e Darksoft è un artista che meriterebbe più attenzione.

Listen & Follow
DarksoftInstagram