E’ cosa rara di questi tempi assistere ad un debutto così solare e stimolante, eppure questi (quasi) giovani musicisti australiani riescono ad essere brillanti e realizzare una serie di brani capaci di mantenerci sempre attenti e interessati, in un lavoro che suona come un concept album dove con ironia si avventurano nella vita di chi è costretto a convivere con le turbolenze della propria mente.

credit: Zac Bayly

Per quanto i ragazzi dicano di ispirarsi a Parquet Courts e Arcade Fire e molti li identifichino come una garage band, in realtà i Girl And Girl non avrebbero sfigurato nel periodo del BritPop, anzi avrebbero sicuramente avuto una posizione di rilievo.

Diciamolo in modo chiaro, l’album è bellissimo e i testi assolutamente brillanti, spiritosi nell’affrontare situazioni che nella vita quotidiana hanno una loro dimensione drammatica, riuscendo a mettere in piedi una specie di opera teatrale recitata e musicata alla perfezione.

Come si confà ad ogni concept album a regola d’arte si parte con una intro che introduce e si collega direttamente al riuscitissimo singolo “Call A Doctor” nel quale con assoluta immediatezza, in modo diretto e con spiazzante ironia ci parlano di problemi di salute mentale con liriche capaci di catturare l’ascoltatore neanche fossimo in presenza del  miglior Conor Oberst.

Il testo esprime l’urgenza e l’insicurezza nel momento in cui si ha un attacco di panico affrontato con humor inglese e sfavillante introspezione, tra paranoie (….E ora il dottore ha detto “Figliolo, questo non può aspettare Sai, dobbiamo davvero Dobbiamo davvero operarti Ed è fondamentale che tu dica la verità C’è davvero qualcosa che non va in te?”…), consapevolezze (…Ma questo non sembra metaforico Questo dolore che provo è orribile, sì, lo è Penso di essere già stato qui Sono quello che chiamano un ipocondriaco Ora l’eternità mi aspetta Oscurità infinita, com’è?….) e sferzante spietata ironia (…Il nostro giovane eroe si sente molto meglio Ha deciso di dimettersi dall’ospedale Wesley Sua madre sta andando a prenderlo Sta tornando a casa per guardare la seconda metà di “Salvate il soldato Ryan” La vita è piuttosto bella fino alla prossima settimana….), tutti in piedi per una standing ovation.

Nella successiva riuscitissima “Hello” il tenore è lo stesso, nuovo attacco e si prende il telefono ma nessuno ha più voglia di ascoltarti, non lo vuole l’ospedale (….Oh, signor James, siamo contenti che tu abbia chiamato Questi pensieri che hai avuto non sono affatto male No, più del normale, meno che orribili Ora, vattene…) ma anche gli amici appaiono ormai stufi (… credo che potrei trovare un tipo più positivo Quindi, ciao Ciao, basta… ).

L’album è pieno di brani riuscitissimi ed è davvero difficile citarne qualcuno senza fare torto agli altri perché l’album ti tiene incollato all’ascolto fino alla fine inanellando una serie di brani di qualità, ma se proprio devo sceglierne un paio “Oh Boy!” e “Mother” sono momenti centrali davvero belli che mi accompagneranno a lungo.

Dopo pochi ascolti ci si ritrova a partecipare con una certa empatia a questo piccolo simpatico psicodramma dove la voce teatrale di Kai James diventa sempre più protagonista e familiare mentre i suoi compari Jayden Williams alla chitarra solista, Fraser Bell al basso e Aunt Liss (cosa alquanto singolare è Melissa James la zia del cantante) alla batteria. .

Amo gli esordi quando sono ben fatti (poi mi stufo rapidamente quasi di tutti dopo pochi album) e i Girl and Girl fanno proprio centro, un lavoro imperdibile e assolutamente brillante, riusciranno a ripetersi in futuro? Vedremo, ma io ci spero e sono già pronto e curioso di ascoltarli ancora.