Quando si parla dei Ocean Blue spesso si fa riferimento a “Cerulean” come loro album classico e da rispolverare. Eppure, devo essere sincero, questo loro esordio non mi dispiace affatto.

La band americana (anche se tutti potrebbero pensare siano inglesi, visto il sound e l’accento di David Schelzel) piazzava 45 minuti di guitar-pop piacevole e immediato, sulla scia di band come Housemartins e Smiths, con alcuni profumi sonori che mi è sempre piaciuto accostare a una specie di sophisti-pop tipicamente anni ’80, nell’uso del piano, del sax o in alcuni passaggi ricchi di eleganza magistrale.

Poi certo, ci sono le chitarre, gli arpeggi, i synth che disegnano trame morbide e accattivanti, il cantato di Schelzel che si muove sinuoso e melodie sempre ben congegnate, spesso con toni agrodolci, solari si, accattivanti si, ma con una punta di malinconia che non manca mai.

Il lato più rock emerge con “Between Something and Nothing” che a me ha sempre fatto venire in mente gli Echo & the Bunnymen, mentre “Circus Animals” è magicamente circolare e ipnotica, onde pop che s’infrangono senza soluzione di continuità con un sound che sembra quasi guardare al dream-pop. Chitarrona acustica in evidenza in “Just Let Me know”, classica, che più classica non si può e poi i R.E.M. che fanno capolino in “Myron”. Insomma, abbiamo tutto per passare 45 minuti all’insegna della buona musica.

Pubblicazione: 21 liglio 1989
Genere: Alternative rock, indie pop, jangle pop, new wave
Lunghezza: 45:47
Label: Sire
Produttore: Mark Opitz, John Porter

Tracklist:

  1. Between Something and Nothing
  2. Vanity Fair
  3. Drifting, Falling
  4. The Circus Animals
  5. Frigid Winter Days
  6. Just Let Me Know
  7. Love Song
  8. Ask Me Jon
  9. Awaking to a Dream
  10. The Office of a Busy Man
  11. Myron
  12. A Familiar Face